L'artista del couscous è la mia amica Amel, algerina doc, grande cuoca e magnifica danzatrice del ventre: è da lei che ho imparato a farlo, ma come ogni cuoco che si rispetti, anche Amel trascura le dosi. Quindi il mio couscous è ispirato al suo, e so benissimo che non eguaglierò mai la maestra: a me basta che sia buono (e lo è) e che ai miei ospiti piaccia (sempre).
- La semola
Per cuocerla, serve una couscoussiere, una vaporiera, o, alla peggio, uno scolapasta incastrato in una pentola più grande: è importante che durante la cottura non ci siano fuoriuscite di vapore, per cui si possono chiudere gli eventuali spifferi con alluminio o uno straccio umido.
La semola migliore è quella a grana media: visti il tempo e la mole di fatica, consiglio di cuocerne direttamente un chilo, per poi congelare quella che avanza.
In un recipiente molto molto capiente, versare la semola cruda e aggiungere, poco alla volta acqua tiepida, mecolando delicatamente: la semola deve risultare imbevuta ma non deve restare acqua in essesso. Lasciar riposare; nel frattempo, portare a bollore un paio di litri di brodo leggero, vegetale o di carne, direttamente nella parte inferiore della couscoussiere. Ungere con pochissimo olio la parte superiore della pentola, per evitare che la semola attacchi: non deve restare olio in eccesso altrimenti la semola non cuoce. Quando il brodo bolle, sistemare la parte superiore della pentola e versarvi la semola: lasciare coperto per 10 minuti, quindi versare nuovamente la semola nel recipiente. Ora inizia il divertimento: con un paio di forchette cominciare a sgranare la semola, e, non appena sarà maneggiabile senza il richio di riportare ustioni, usare le mani.
Trovo rilassantissimo immergere le mani in questa massa calda e morbida, sgranare i semini con delicatezza, togliere i grumi: dopo un po' diventa una specie di meditazione.
Il procedimento vapore/sgranatura va ripetuto cinque volte almeno: tenendo conto che poi la semola andrà riscaldata, è meglio tenerla un po' al dente.
- Carne e verdure.
Le dosi per una persona, da moltiplicare a piacimento:
- una cipolla
- un pezzo di pollo, coscia o sopracoscia
- una patata
- una zucchina
- una carota
- passata di pomodoro qb
- ceci qb
- fagioli qb
La cottura deve essere a fuoco basso, per almeno un'ora: il pollo dovrà staccarsi facilmente dalle ossa.
Si possono cuocere le patate insieme al pollo, intere, dato che per lessare impiegano circa un'ora: altrimenti si lessano a parte e si aggiungono alla fine.
Le altre verdure vanno aggiunte a seconda del tempo di cottura di ciascuna: se preparate la carne il giorno prima, potete ultimare la preparazione prima della cena: io mi regolo di volta in volta.
Per scaldare carne e verdure ci vogliono una ventina di minuti circa: il tempo perfetto per mettere subito le carote a pezzi grossi ed eventualmente le patate lessate intere; a circa dici minuti dal momento di servire è il turno delle zucchine, delicatissime perché se cotte troppo si spappolano; per ultimi fagioli e ceci, che io preferisco in scatola.
- Couscous
Al momento di servire, disporre in una ciotola la semola e condirla con un po' del sugo della carne; in un'altra ciotola mettere carne e verdure.
Ognuno potrà aggiungere a piacere un po' di cannella in polvere, che io adoro e che dà un sapore particolare.
Amel consiglia di servire assieme anche dell'uva bianca: il contrasto dolce-salato è una meraviglia.
Bon appétit!
0 responsi:
Posta un commento