29 gennaio 2008

Corre corre corre la locomotiva

Odio i treni. Non li sopporto proprio.
Fino a pochi anni fa non era così, anzi: ogni occasione era buona per prendere lo zaino scout ereditato da mio fratello - che per la cronaca è stato scout giusto il tempo di un campeggio - e partire. Tra il 2000 e il 2001 credo di aver battuto ogni record personale di viaggi - tutti in treno.
A dicembre sono stata ad Assisi per il Capodanno: quell'anno aveva nevicato un po', e ricordo ancora certi scenari di campagne spruzzate di bianco lungo la ferrovia. Ricordo anche il libro che stavo leggendo: L'assassinio di Roger Aikroyd, di Agatha Christie (leggere, leggere, è un gioiello!). In treno non c'era quasi nessuno, era caldo e silenzioso. Il ritorno, invece, è stato un incubo: primo giorno dell'anno, treno affollatissimo, tutto prenotato, con gente costretta a fare la sardina in corridoio, contro ogni legge di sicurezza. Logica vorrebbe che in queste occasioni ci fossero dei treni speciali in più, che ci fosse la prenotazione obbligatoria e gratuita, in modo da evitare sovraffollamenti e ritardi. Purtroppo, la logica è di un altro pianeta.
A febbraio sono stata a Torino, ufficialmente per una tesina, ma in realtà avevo una voglia matta di tornare nella mia città del cuore, a trovare le mie amiche. Sono capitata nei giorni dell'Eurochocolate: che scorpacciate di crepes alla Nutella!
Poi sono stata a Roma, per una super-mostra alle Scuderie del Quirinale, "Il Novecento in Italia", se non ricordo male, e con l'occasione mi sono girata la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e i Musei Vaticani.
Non paga di tutto ciò, in primavera è stato il turno di Firenze.
In tutto, credo di aver perso al massimo due giorni di lezione: ho approfittato dei numerosi ponti sparsi tra carnevale e Pasqua. Le uniche spese sono state quelle del treno, dato che ho pure avuto il fattore C: in ogni città sono stata ospitata da amici/parenti/affini...
Ogni tanto, mi capita in mano quello zaino, compagno di viaggio, riempito di libri e di ricordi: mi piacerebbe tornare a rimetterlo in spalla e partire, all'improvviso, giusto il tempo di trovare un amico che mi ospiti sul divano per un po'- non più di tre giorni, perchè l'ospite è come il pesce...

1 responsi:

Sara Landi ha detto...

il prossimo viaggio in treno? verso grosseto con ale... :-D

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