4 marzo 2008

All'arrembaggio

Tanto ieri era una giornata meravigliosa, tanto oggi c'è stato - e c'è ancora - un tempo da lupi. Stamattina sono uscita con la nebbia, che fa giocare a nascondino i palazzi e le case. Tempo di arrivare in biblioteca, è arrivato il vento, che ci ha illuso mostrando spicchi di cielo azzurro. A ora di pranzo, il diluvio. Non serve dire che ero senza ombrello... Per fortuna la mia mitica mantella di lana ripara dall'acqua meglio di un impermeabile! Vista la situazione, ho preso il primo battello capitato a tiro - anzi, no, il secondo, dato che uno l'ho perso perchè stavo dando indicazioni a una coppia di francesi che non sapevano una parola nè di inglese nè di italiano.
Alla fermata dell'Arsenale ero indecisa se scendere o se aspettare la successiva: un rapido calcolo mi ha suggerito di restare a bordo, perchè avrei tagliato un bel po' di strada dal prossimo approdo.
Appena ripartiti, il vaporetto si ferma nel bel mezzo della laguna: i marinai iniziano ad armeggiare con le cime di dritta (notare l'ottima padronanza del gergo marinaresco, please) e dopo qualche minuto veniamo raggiunti e affiancati da un altro vaporetto. Le persone che avevo vicino suggerivano che il nostro mezzo fosse in avaria (coosa???) e che l'altra barca affiancatasi ci avrebbe trainati: così è stato. Pian piano siamo stati condotti verso la fermata più vicina, con attimi di panico quando il nostro natante sembrava sarebbe finito dritto dentro l'approdo, anzichè a fianco. Se non fosse stato per il diluvio, credo che avrei fatto come il Papa appena sceso dall'aereo...

1 responsi:

Anonimo ha detto...

O come Gesù..............

Posta un commento