Non sono mai stata una maniaca delle spese compulsive, il massimo che mi concedo sono i libri - quelli sì che devo starci attenta!
L'unica eccezione è stata qualche anno fa, quando lavoravo al cinema e avevo un'entrata "extra", rispetto alla norma di largizioni parentali varie. Ammetto, mi sono strafogata e saziata di spese folli (ma nemmeno troppo), complice la linea, che dopo diversi anni era tornata nei ranghi di silfide. Maglioncini vari e cappotto a parte, mi sono concessa una mini e un paio di strepitose decoltè nere con tacco a spillo. Il meglio è arrivato però in primavera, in una mattina di sciopping sfrenato con la mia amica Amel. Ho praticamente svaligiato Motivi, in un delirio di jeans attillati, top di seta, camicie tutte ruches. Per una volta non ho guardato i cartellini, né per il prezzo, né per la taglia.
Quest'anno va di moda il viola e sto resistendo molto bene all'impulso di portarmi via tutto quello che mi capita a portata di mano. Vorrei fare come le formiche, che mettono via per i tempi di magra: quando mai mi capiterà una tale profusione di indumenti del mio colore distintivo? Peccato che il VicenzaCalcio paghi così poco... Il lato positivo è che riesco a capire quello che realmente mi serve e quello che invece è in più: magra consolazione davanti ai sospiri per quel magnifico vestito di Motivi, che mi ricorda tanto i prendisole di quand'ero bimba. Peccato, non hanno la mia taglia - disse la volpe all'uva ;P
100 anni di radio
2 mesi fa
0 responsi:
Posta un commento