18 agosto 2009

Ferie d'agosto - ultimo giorno

Dopo una nottataccia passata a fare capriole nel letto a causa della cena non proprio leggera, decidiamo di prendercela comoda. Alle undici siamo all'ufficio del turismo a chiedere lumi per il lago di Braies: non siamo proprio in condizioni per una passeggiata sui monti.
Da Corvara, Braies dista 60 km, ma partiamo lo stesso - e ci è andata bene, perché abbiamo trovato una giornata non proprio magnifica, ma senza pioggia, mentre a Corvara deve aver diluviato parecchio.
Ero già stata al lago di Braies più di dieci anni fa, con gli zii che a quel tempo stavano a Bolzano: me lo ricordavo molto piccolo, ma la zia mi aveva spiegato che era colpa della neve che quell'inverno era stata scarsa.
Questa volta il lago si mostra nella sua forma migliore: di un verde che vira al turchese, con l'acqua appena mossa dal vento. Peccato per l'abbondanza di turisti, in alcuni tratti sembrava di essere in spiaggia a Rimini.
Dopo una passeggiata attorno al lago, ci dirigiamo verso San Candido: abbiamo la fortuna di trovare il mercatino delle pulci, dove è sempre un piacere curiosare. Per merenda troviamo un bar un po' nascosto, che notiamo per un cartello: mirtilli freschi con gelato o yogurt. Dopo un po' di attesa, mi trovo davanti una coppa gigantesca: l'asprigno dei mirtilli si fonde con dolce del gelato alla vaniglia, un sapore fresco e delizioso.

Al ritorno troviamo la pioggia ad attenderci: fare le valigie è ancora più triste. Ci tiriamo su il morale con "La rivincita delle bionde", filmetto leggero e divertente con Reese Witherspoon: non l'avrei mai creduto così spiritoso, per una serata non impegnativa è l'ideale.

La partenza
Speravo di svegliarmi con la pioggia, per assecondare il mio umore malinconico: invece ci aspettava un sole splendido che illuminava le montagne con riflessi d'argento. Lasciarci alle spalle un paesaggio simile è stata davvero dura, soprattutto all'idea che a casa avremmo trovato caldo e afa e aria irrespirabile e foschia e cielo lattiginoso.
Confesso che nonostante le splendide passeggiate, non sono pienamente soddisfatta delle escursioni: preferisco i sentieri che si arrampicano sulle rocce, piuttosto che quelli che si infilano tra prati e boschi. E il rimpianto è maggiore perché ogni mattina dall'appartamento potevamo scorgere il rifugio Pisciadù, in alto tra creste nude, raggiungibile solo da escursionisti esperti: ma un giorno riuscirò ad arrivarci, parola d Pizia!

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