Sono dappertutto: camminano sui soffitti, planano attorno a cose e uomini, si nutrono di cibo putrescente, lasciando dietro di sé cadaveri in decomposizione!
Sono nella mia cucina: sono le tarme del cibo - e io sono disperata.
Prima arrivarono le farfalline: questa casa è piena di insetti di ogni genere - dovrei chiamare gli Angela per un documentario - e all'inizio non mi sono preoccupata. Poi da un paio che erano, ecco uno stormo ben serrato, che pareva sganciare missili bianchi su qualsiasi superficie piana. Questi proiettili sono in realtà le larve, che zampettano tranquille sul soffitto, ma che qualche volta cadono, poverine (bè, si fa per dire).
Per prima cosa, ho affrontato la farina, la pasta e il riso, alimenti preferito da queste bestie: niente, puliti come appena confezionati. Anche la trappola apposita conferma che nello sportello dei farinacei non ci sono bestiacce.
Un'altra trappola però mi inquieta: è quella dello sportello sale-olio-aceto-zucchero-caffè, che ogni giorno riporta una vittima in più. I barattoli di sale e zucchero sono chiusi quasi ermeticamente, l'olio e l'aceto pure e non ci sono gocce che possano attirare insetti affamati. Restano le tisane: una scatola l'ho buttata in direttissima, era scaduta da un paio di anni più uno. Le altre le ho chiuse una per una in sacchetti di plastica, così spero di capire quale sia quella incriminata, se una ce n'è.
Le altre trappole piazzate in cucina confermano l'origine delle malefiche volatili: per sicurezza ho scartato anche qualche noce che pareva sospetta, dato che la ciotola si trova proprio sotto l'armadietto in questione.
A questo punto dovrei essere a posto: pulizia, sigillatura, controllo, trappole. Vorrei proprio evitare di trovarmi a smontare la cucina pezzo per pezzo!
100 anni di radio
1 mese fa
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