7 dicembre 2009

La custode di mia sorella

Ho acquistato il romanzo ormai 5 anni fa: l'ho divorato e adorato. E' una storia raccontata da ciascuno dei protagonisti: Kate all'età di 4 anni si ammala di leucemia e l'unica cura è un trapianto di midollo, ma genitori e fratello maggiore non sono compatibili. C'è una soluzione al limite della legalità: concepire un bambino in vitro, selezionando il codice genetico in modo che sia compatibile con quello di Kate. Nasce così Anna, la cui unica incombenza dovrebbe essere l'innocua donazione del cordone ombelicale. Quello che i medici non hanno previsto, però, è che la malattia di Kate sarebbe peggiorata: di anno in anno, Anna viene costretta per amore a subire prelievi di sangue o di midollo, con relative complicazioni.
All'inizio del racconto, Kate è nuovamente in pericolo di vita e necessita di un rene nuovo: ma Anna non ci sta e fa causa ai genitori per poter essere lei a decidere del proprio corpo. L'avvocato Campbell Alexander la sostiene in questa battaglia legale: sempre accomapgnato da Judge (Giudice), un cane guida particolare, ha un passato che emergerà poco alla volta durante il racconto.
In questo romanzo corale trovano posto sentimenti di ogni genere: il dramma di un genitore che viene costretto a sarcificare una figlia per salvare l'altra, il senso di inutilità di un fratello che non può contribuire in nessun modo, la scelta dura di una giovane vita che ancora ha tutto davanti a sé, il dolore di una ragazza che non ha mai vissuto. Voto: 10

Di rencente, è stata realizzata la trasposizione cinematografica, con due protagoniste d'eccezione: Cameron Diaz e la "Little Miss Sunshine" Abigail Breslin. Alla svampita di "Tutti pazzi per Mary" non avrei dato un centesimo: non la vedevo proprio nella parte della madre tosta e combattiva che avevo conosciuto nel romanzo. Che sorpresa invece vederla in un ruolo impegnato e impegnativo. Abigail-Anna è altrettanto brava, nonostante la sua giovane età.
Nel vedere un film tratto da un'opera letteraria è difficile non fare confronti: solitamente se ne esce insoddisfatti, anche se la ragione fa ben capire che è impossibile trovare ogni dettaglio di un romanzo in quasi due ore di pellicola.
In questo caso i cambiamenti sono stati parecchi, ma avevano un loro senso e non hanno tolto profondità e sentimento alla storia.
Fino a poco prima della fine: come snaturare il Senso del romanzo, in nome di cosa, poi?



--ATTENZIONE SPOILER--

Nel romanzo si vive una tragedia: Anna vince la causa e l'avvocato Alexander viene nominato suo tutore nelle questioni mediche. Dopo la sentenza, si dirigono all'opsedale a trovare Kate, ormai alla fine: diluvia, un'auto sbanda, li prende in pieno. Anna muore e Alexander decide che i suoi reni vadano a Kate, che non solo sopravvive all'intervento, ma non avrà più recidive della malattia per diversi anni.
Nel film l'incidente non avviene e Kate muore, punto. Tragico eppure scontato, dà l'impressione di aver perso due ore per nulla. Voto: 3

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