27 febbraio 2010

Manicure

Un anno e mezzo fa, mentre davo le tinte alla mia ormai ex-cameretta, ho preso una botta al pollice della mano sinistra: niente di che, mi si è solo rotta l'unghia, nella lunetta bianca esterna, come un taglietto perpendicolare alla radice. Non mi sono stupita tanto per la rottura, avevo le mani sempre sporche di colore ed era più che normale che succedesse qualcosa del genere, quanto per la stranezza della direzione della frattura, mai capitata prima.
Pur tenendola limata al minimo, restava comunque una puntina che si impigliava ovunque, causando da parte mia sfoggio di un forbito linguaggio da scaricatrice di porto.
Ho pertanto deciso di farmi fare il famoso gel, sperando che la parte rotta crescesse protetta, per poi limarla via appena possibile e tornare alla normalità.
Sono andata da un'amica di un'amica, che a quanto dicono è la migliore di Vicenza: mentre aspetto il mio turno, la figlia della titolare inizia a prepararmi le unghie e nel frattempo mi mostra i colori dei gel. Devo forse dire su quale fosse caduta la mia preferenza? Quel certo colore che inizia con la v e finisce con iola?
Arriva il mio turno e la ragazza porta alla madre il gel che avevo scelto: quella inizia a farmi una manfrina sul fatto che avevo le unghie brutte (mai in vita mia ha ricevuto un insulto peggiore: al liceo erano l'invidia delle mie amiche, lunghe e forti tanto che tutti mi chiedevano se suonassi la chitarra o come facessi a tenerle così), che erano troppo corte (ragazza, mi sono abituata così, non è che per forza dobbiamo sfoggiare unghie da centimetro), che mi sarebbe durato troppo poco (scema, se mi dura poco vuol dire che torno qui prima per il ritocco, no?), che dovevo fidarmi di lei che fa quel lavoro da vent'anni e che era meglio fare il french* (che a me non piaceva così tanto, ma mi sono fidata di sua maestà l'Esperienza).
Un mese dopo, le unghie erano cresciute ed era quindi necessario fare il cosiddetto refill, ovvero aggiungere il gel sulla ricrescita: chiamo e prenoto l'appuntamento specificando che volevo il refill. Una volta là, mi presento e ripeto che avevo prenotato il refill: con l'occhio vado a cercare il listino prezzi per rassicurarmi di non aver letto male la volta precedente, e la voce refill è ancora al suo posto.
Mi fanno accomodare, ma questa volta tocca al figlio della titolare farmi la manicure. Inizia a fresare il gel: io penso che tolga il promo strato, in modo da fare l'aggiunta sulla ricrescita e poi ricoprire tutta l'unghia con uno strato uniforme - da restauratrice, di stuccature me ne intendo. Come è stato dimostrato in seguito, di manicure non ne capisco una cippa.
Guardando la mano in lavorazione, mi accorgo che di gel èrimasto poco o niente: con aria innocente chiedo cosa stia facendo. Lui mi risponde candidamente, con un'aria di superiorità, che gli altri ti fanno pagare per metterti una striscietta di gel, ma loro non ti prendono soldi per una cosa del genere.
Inghiotto un groppo che mi si era formato in gola: non ho l'albero dei soldi in giardino e per quel mese non potevo permettermi spese extra, per il capriccio di uno sconosciuto per di più. Purtroppo per me, e per fortuna loro, avevo pensieri per la testa che mi assorbivano tutte le energie: quindi me ne sono stata zitta, gli ho detto fa' ciò che vuoi, ho cacciato i soldi e me ne sono andata per non tornare più.
Fossi stata in un momento normale, prima gli avrei tirato giù il negozio, poi gli avrei fatto venire i capelli bianchi sfoggiando il suddetto linguaggio da scaricatrice di porto, poi l'avrei minacciato di finire il lavoro, di fare quello che volevo io, e di farmi pagare per quello che avevo chiesto, e se gli fosse andata bene così, ok, altrimenti non gli avrei dato un centesimo e avrei fatto in modo di sputtanarli, anche a costo chi chiamare Mi manda RaiTre.

E per fortuna che il cliente ha sempre ragione.


*Per i maschietti che mi leggono, dicesi french quel tipo di smalto/gel che sulla lunetta esterna è bianco, mentre sul resto dell'unghia è trasparente.

1 responsi:

Gisella ha detto...

ciao ho un premio per te...passa nel mio blog a ritirare....ciao Gisella

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