9 marzo 2010

Invictus

Il film è ispirato a una storia vera: qualche giorno fa ho letto un commento, non ricordo dove, che diceva che il finale è scontato. Ora, se un film si ispira alla realtà è palese che il finale sia cosa nota O_o

Nelson Mandela vince le elezioni e si ritrova a dover unificare un Paese che per anni e anni ha vissuto nella segregazione: i neri hanno una giusta voglia di rivalsa, i bianchi temono di vedersi tolti tutti i privilegi e di subire le umiliazioni che avevano inflitto a loro volta.
Mandela decide che l'unico modo per unire i suoi concittadini è il rugby, con l'occasione dei mondiali che vengono ospitati proprio dal Sudafrica: impresa ardua, dato che la squadra non solo è il simbolo dell'Apartheid, ma non è nemmeno tanto forte da poter sperare di superare i quarti di finale.

Morgan Freeman è un Mandela così convincente da sembrare il suo gemello; sull'interpretazione di Matt Damon non posso esprimermi, perché non so se la sua insicurezza fosse la stessa manifestata dal vero François Pienaar, ma se questo era l'obiettivo l'ha centrato; la regia di Clint Eastwood prometteva un gran film.
Aspettative decisamente deluse: in troppi momenti la recitazione sembra quella dei teatrini dei ragazzi, dove si vede che è tutto costruito, tutto falso. I dialoghi, soprattutto quelli che scorrono in secondo piano, ma non per questo meno importanti, fanno pietà: piatti, insulsi, banali.
Ho visto film amatoriali ben più credibili: certo le emozioni non mancano, ci sono scene davvero profonde e toccanti, che purtroppo nel mezzo di un minestrone insipido perdono la loro bellezza.

Da vedere, ma non al cinema, non a prezzo pieno.

1 responsi:

aerie ha detto...

"Ora, se un film si ispira alla realtà è palese che il finale sia cosa nota O_o"

Eh ,eh :-D

Volevo vederlo, ma a questo punto aspetterò il dvd ;-)

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