5 maggio 2010

Luccica il marciapiede

Luccica il marciapiede, per le vivide
pozze corrono i venti freddolosi.
Non sono ancora i geli dell'inverno,
ma è già tempo di scrosci e di burrasche.
Macchine, ombrelli di passanti, acceso
luccichio di vetrine e di réclames......
Anche la notte qui somiglia al giorno,
in città non esistono le tenebre.
(V. Solouchin)
È arrivato di nuovo il momento del cambio di stagione, riporre i vestiti leggeri dell'estate e tirar fuori dalla naftalina i maglioni di lana. Il fuoco scoppietta nel caminetto, è ancora presto per accendere i termosifoni.
D'altra parte siamo solo a 5 di ott...? Non è ottobre? È maggio? No, dico, maggio?!? Dov'è finito il sole caldo, il cielo limpido, l'aria tiepida? E quelle nuvolette che fanno le capriole per poi dissolversi in uno sbuffo? Eh?
Io ero così contenta, la scorsa settimana, perché ho trovato il vestito, la meraviglia delle meraviglie, che speravo di sfoggiare sabato, al matrimonio di una coppia di amici sul lago di Garda. Che conoscendo il loro sfacciatissimo fattore C, nonostante sia prevista pioggia a catinelle, quel giorno il cielo si aprirà per permettere alla sposa di arrivare in chiesa senza prendere una goccia di pioggia, poi riprenderà a piovere per accompagnare dolcemente la cerimonia, e di nuovo un raggio di sole con tanto di arcobaleno accoglierà i novelli sposi fuori dalla chiesa.
È ovvio che con un tempo del genere la mia meraviglia se ne resterà nell'armadio: un abitino in voile di pura seta, in tutte le sfumature del mio colore, spalline sottili, scollatura discreta impreziosita da dolci balze di velo, morbidamente scende accarezzando i fianchi e si allarga sbarazzino fino a sfiorare le ginocchia, evidenziando le mie forme tornate al naturale. Ammetto che ogni tanto vado in panico nel non sentire più i miei cari, confortanti rotolini di ciccia sui fianchi, ma è una soddisfazione unica poter indossare comodamente quei jeans che 5 anni fa mi stavano anche un po' strettini!
Il vestito, appena l'ho visto me ne sono innamorata: ero a fare spese con mamy al centro commerciale e abbiamo fatto la solita puntata al negozio di taglie forti in cerca di una gonna per lei. Si è già capito che invece siamo uscite con un abito per me.
Adoro i negozi di taglie forti, che soprattutto negli ultimi anni propongono capi trendy e giovanili, non solo camicioni informi e pantaloni di taglio decisamente fuori moda. Nonostante i miei ex-sette chili in più, di norma riuscivo a trovare di che vestire nei negozi "normali" - fiondandomi a inizio stagione, dato che non si sa perché di L e 46/48 ne ordinano solo un capo, che ovviamente va subito a ruba, mentre abbondano le XXS e le 38, che restano intonse fino ai saldi di fine stagione, per poi tornare nel magazzino da cui sono uscite. Il mio problema è quello della forma "a clessidra": seno prosperoso, vitino di vespa e fianchi larghi. La moda della vita bassa mi ha risolto un po' di problemi, dato che con la vita normale le taglie standard sono un disastro: se son giuste di fianchi, in vita ci sto tre volte, se invece di vita ci sto alla perfezione, i fianchi nemmeno entrano.
La mia adorazione per le taglie forti è che sono modellate sulle forme generose, quindi non ho problemi di troppo stretto/troppo largo. E soprattutto è una goduria poter prendere la XS - conformata, ma pur sempre XS.
Appena entrata in negozio, l'ho visto - ho il radar per il viola. Lo tasto - per scegliere qualsiasi capo d'abbigliamento vado a tatto -, controllo il tipo di tessuto - odio il sintetico e da quando ho iniziato danza del ventre nutro una passione smoderata per la seta - e infine cerco la taglia. Incredibilmente gli abiti erano disposti in ordine crescente, anziché nel solito caos; le taglie conformate sono un po' particolari, numeri dispari a partire dal 37, che corrisponde a una 46 standard. Peccato che io non mi ricordi mai quale sia la taglia più piccola in numeri.
Chiedo alla commessa:
- scusi, qual è la taglia più piccola?
- la 37, (guardandomi di sbieco) ma è decisamente troppo piccola
- ciccia bella, apri bene le orecchie ma sopratutto gli occhi! Mi hai vista bene? Vedi come questi jeans da stragnocca taglia 46 scarsa mi fasciano discretamente il posteriore che se continuo a ballare il country tra un po' faccio invidia a Jennifer Lopez? Lo vedi il mio vitino sottile? E ti rendi conto che la maglia accompagna seno, busto e vita senza punti tesi, e che le braccia ci stanno pure larghe? Se sette chili fa entravo in una 37, dovresti baciarmi i piedi perché sto pensando di provare un vestito in questo negozio! Altro che "troppo piccola"!!!

In realtà mi sono limitata a uno sguardo schifato-tendente-allo-snob, ho preso la taglia 39, la più piccola a disposizione, e sono entrata nel camerino di prova.
Andando alla cassa, avrei voluto dirle:
- cara, prendo la 39 solo grazie al seno che tu potrai avere se e quando ti troverai ad allattare.

Ma dico, perché le commesse dei negozi di taglie forti devono essere
sempre e comunque una 44???

4 responsi:

Gisella ha detto...

Hai ragione non è giusto nei negozi taglie over vogliamo una commessa con forme morbide e generose!
Chissà che meraviglia il tuo vestitino....dai magari per sabato esce un gran sole....lo auguro a te e anche ai tuoi amici! Ciao

Demart ha detto...

Abbiamo presentato: La Pizia a luci rosse!

witchblue ha detto...

Perchè le commesse dei negozi devono essere sempre e comunque una 44? Mumble... mumble... fammi pensare... PERCHE' SONO DELLE VACCHE MALEDETTE? Te ne dico una di più: sono più o meno come te, alta 1,72, taglia 46/48 oscillante (non è così tragico, dico...) seno: 5a. Entro da Golden Point in cerca di un costume da bagno (un C-O-S-T-U-M-E D-A B-A-G-N-O non del plutonio) e, quella grandissima VACCA della commessa (ovvio: taglia non-mangio-ho-perso-il-vizio-anni-e-anni-fa) dopo qualche minuto che ero nel camerino mi chiede: "vuoi che venga ad aiutarti per vedere la vestibilità?"....

....

....

Vestibilità? MA SEI SCEMA? Ho 36 anni, vaccatreno, vuoi che non riesca a stabilire UNA CAZZO DI VESTIBILITA' su un costume da bagno? Morale: ho sperato che lo chiedesse per l'ambiguità sessuale (un no, grazie! per poi passare all'acquisto me lo aspettavo) ma NO, LA STR---A voleva DAVVERO venire ad AIUTARMI a CONTROLLARE LA VESTIBILITA'.

Non dico altro. Settore di Emme. Commesse di Emme. Prima o poi verrete divorate da una ciambella gigante e dopo avervi masticato, vi sputerà non avendo provato alcun gusto nel MASTICARVI!

'Notte...

witchblue ha detto...

Rettifico: non sono come te. La 38 la portavo 1.000 anni fa (avevo letto male... anzi: non volevo crederci ;) ) . Ma ci ritornerò, porcomondo!

Posta un commento