8 marzo 2011

Donne (dududù)

Sono cresciuta in una famiglia profondamente cattolica: credente non so quanto, ma cattolica fino al bigotto. Tra i miei disegni di bambina di dieci anni o giù di lì, ricordo una montagna di crocifissi e un brivido mi corre lungo la schiena: va bene essere pii, ma questo è esagerato e a dieci anni non è colpa mia.
La mia amichetta del cuore una volta mi ha sconvolta con una domanda da un milione di dollari: se un gruppo di uomini armati prendesse in ostaggio la tua famiglia, minacciandoli di morte a meno che tu non ti converta alla loro religione, che cosa fai? Ci ho pure pensato seriamente, con relativi sensi di colpa perché di tutto cuore avrei preferito salvare i miei e il terrore di incorrere nelle ire di papy perché avevo preferito lui a Dyo.
Le persone (morte) che mi è stato insegnato a rispettare erano per lo più morti di morte violenta: Stefano, ucciso a sassate; Paolo, decapitato; Pietro, crocifisso a testa in giù; Lorenzo, bruciato sulla graticola; Cristoforo, che ne ha sopportate di tutti i colori perché non voleva saperne di schiattare; Lucia, cui hanno strappato gli occhi (e le tette? era a lei che le hanno tagliate?); Sebastiano, che se ne va a spasso a mo' di puntaspilli. A san Valentino non si andava a fare scorta di cioccolatini, ma a baciare le reliquie del santo.
E poi arrivò Lei, uno dei più grandi enigmi della mia vita di giovane credente: Santa Maria Goretti.
Da piccoli si era al mare a Sottomarina, io appena promossa agli esami di quinta elementare, l'OF verso la terza. Al sabato si va a messa, chiesa piccola, tanta gente, ci tocca stare fuori: nel giardinetto c'è una statua, dedicata a SMG. L'OF riconosce che è una bambina e chiede a mamy perché sia santa. Mamy diventa di tutti i colori cercando di spiegare a mio fratello che è stata uccisa per non subire violenza carnale, evitando le parole "uccisa", "violenza", "sesso", "fare l'amore"(?) e con giri di parole degni di Pindaro alla fine riesce nell'intento.
Ora, tutto il mio rispetto a SMG, povera stella, morta in quel modo: ma lei è Santa perché era una bambina che si è opposta alla violenza. Che poi, per come stavano le cose, SMG non era proprio in condizioni di opporre resistenza: uno scricciolo di un metro e un fiore, malata, denutrita, distrutta dal lavoro che le toccava fare. E tutte le altre bambine e donne che le violenze le subiscono e se le portano dentro fino alla morte, immediata o meno che sia? Loro niente? Perché non si sono opposte? O perché magari avevano i jeans e quindi per forza di cose erano consenzienti.
Non so, mi vien da dire che le donne siano trattate o da Sante o da puttane, senza vie di mezzo. E per come stanno andando le cose, soprattutto qui da noi, forse non ho tutti i torti.

Auguri.

6 responsi:

Ale ha detto...

Come quando si punisce un singolo per punirli tutti, anche quelli che non c'entrano una mazza, nel caso opposto si prende una persona come simbolo.
Simbolo della verginità della resistenza dell'orgoglio dell'infanzia del diritto alla sopravvivenza del diritto all'infanzia millantato credito e cazzi vari.
E quando è successo, c'era un bisogno duro di simboli in cui fare riferimento!
Solo che purtroppo la cosa si è protratta nel tempo. E quando ricapita ai giorni nostri, noi che siamo amanti dei ricordi, certe similitudini scappano con troppa facilità.

Demart81 ha detto...

Ecco, prendi ad esempio Yara. Vedere Socci ed altri baciapile che discettano sulla verginità di una tredicenne, da santificare perché "intatta", mi fa vomitare. La donna identificata con il suo imene. Nel XXI secolo dell'Era Volgare. Benvenuti nel Medio Evo.

Unknown ha detto...

Sono cresciuta anche io in un ambiente cattolico gretto e fuori tempo. Effettivamente l'immagine che ci danno delle donne non è esaltante, eppure ci sono tante figure femminili positive che non sono minimamente considerate, pensa a Madre Teresa, pensa a Edith Stein....... Ciapo Pi!!!

Pythia ha detto...

@Demart: ho preferito evitare riferimenti alla cronaca contemporanea, ma lo spunto purtroppo l'ho preso da quello che scrivi tu.

@Marta: non dico che manchino figure positive, ma il punto è che come dici tu non siano considerate :-(

Anonimo ha detto...

a sant'Agata hanno tagliato le tette :)

Pythia ha detto...

@Anonimo: grazie della precisazione :-)

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