Oggi compio il primo anno nell'appartamento nuovo.
Tante cose sono cambiate e tante sono rimaste uguali.
Ho i capelli più lunghi di un bel po', ma in compenso ho lasciato per strada qualche chiletto (a questo proposito, ho avuto il dispiacere di provare in prima persona la classica sfiga da dimagrimento: prima dei fianchi cala il davanzale).
Sono la solita disordinata: libri ovunque, caos in ogni dove, con periodici repulisti maniacali. Non troverò mai un equilibrio, mi sono rassegnata.
Mi sono fatta prendere dall'entusiasmo e sto riempiendo casa di piante, io che ero nota per il mio pollice-killer: c'è Lazzaro, il tronchetto della felicità risorto; c'è Daisy, la stella di Natale fucsia; Lulù, la succulenta viola; le campanelle lilla Belle; Crudelia l'aloe; Rosco e Sonny, rosmarino e basilico; Mina la menta per il mohito e il thè; Athos, Porthos, Aramis e D'Artagnan, i gladioli; e per finire tre piante grasse che devo ancora battezzare.
Mi sono laureata ma sono ancora in cerca di lavoro: nell'attesa sto studiando da web designer con un amico genio dell'informatica e anche se mi sono affezionata al mio antro lilla non si sa mai che possa sperimentare qualcosa anche qui da me.
Ho un pc tutto nuovo, fisso, con schermo enorme e memoria immensa che non riempirò mai ma che soprattutto funziona senza perdere un colpo (toccando ferro e facendo tutti gli scongiuri).
Apollo è sempre il mio Apollo e guai a chi lo tocca: ieri sera abbiamo festeggiato con lo stesso menù della nostra prima cena qui, pizza, frittura e birra :D
Mi manca solo un gatto, ma non siamo ancora disposti a rinunciare ai nostri finesettimana in montagna - e di lasciarlo ai miei non se ne parla, il cane Molly se lo mangerebbe in un boccone. La prossima casa me la prendo con il giardino.
100 anni di radio
1 mese fa
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