Fin da piccola il momento che preferivo nella preparazione di un dolce era la leccatio ciotolae, ovvero pulire con apposito cucchiaino il recipiente dove mamy aveva preparato l'impasto, onde renderle più facile la pulizia del suddetto. Quando sono diventata abbastanza grande da arrangiarmi, confesso che lasciavo appositamente nella ciotola un po' di impasto, e sovente lasciavo il cucchiaio nel portaposate, per utilizzare magno cum gaudio le dita - e in questo caso si tratta di magno cum dedo summoque gaudio.
Questi concentrati di dolce sono un po' pesanti, soprattutto perché proprio crudi, ma il bello, e il buono, è che il sapore dell'impasto non corrisponde a quello della torta cotta: misteri del forno!
Tra tutti i dolci, però, quello che letteralmente adoro e che mi sbaferei direttamente senza passare dal via è la frolla: che sia per una crostata o per dei biscotti, sempre frolla è, e sempre divina. Soffice e sabbiosa, dolce senza esagerare, compatta ma che si scioglie in bocca...
Per restare in tema, la ricetta di oggi - Grazie ad Apollo per le ciliegie :-)
+stellablu+ Gateau di ciliegie +stellablu+
- 3 uova (o più, a seconda della teglia), gli albumi a neve
- stesso peso di zucchero, burro e farina
- lievito in proporzione
In alternativa si possono usare prugne, che siano ben sode, o albicocche: in quest'ultimo caso, però, i frutti diventano asprissimi con la cottura, ma il contrasto con il dolce della torta è quello che rende speciale questo accostamento.
Colgo l'occasione per dedicare un inchino all'inventore dell'attrezzo per denocciolare le ciliegie: mangiarle direttamente senza l'osso è una goduria.
1 responsi:
BUONAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!
Grazieeee!!!!!!!!
Peccato che mi tocca dividerla con te a colazione domani... però visto che mi alzo prima di te non sono più tanto sicuro..... :-)
SMACK
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