Del mio amore quasi malsano per i libri ho già parlato. Ci sono giorni, purtroppo non così rari,in cui vengo presa da uno sconforto desolante, da un'ansia implacabile: succede quando ho appena finito di leggere un libro che mi ha preso in modo particolare e non ho altro a disposizione che sia minimamente interessante.
In questi momenti vago con lo sguardo sui miei libri, quelli da leggere ma anche quelli già letti - perché se il nuovo non mi attira, forse il vecchio è un buon rifugio.
Eterna insoddisfatta, scarto man mano quello che io stessa, in un dato giorno, avevo scelto per me. Quello che mi attraeva, non sembra più così accattivante; quello che ho già letto mi si presenta nella sua scontatezza.
Raggiungo anche la libreria di mamy, sperando in un guizzo di interesse, ma spesso ne esco delusa.
Vagabondo in questo limbo per un tempo indeterminato, qualche volta è durato persino giorni, giorni terribili nei quali l'ansia da lettura si faceva pressante. Poi, così com'è arrivata, se ne va, e torno a leggere con serenità, senza pensarci troppo.
(Quando troppo e quando niente: dopo un'assenza più linga del solito, mi strafogo.)
100 anni di radio
1 mese fa
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