Nel lontano gennaio, con la nebbia e il freddo, il mio Apollo è corso a prendere i biglietti per il concerto dei R.E.M all'Arena del 21 luglio non appena le prevendite sono state aperte. Con i quattro biglietti in mano, è tornato a casa tutto gongolante e soddisfatto dell'acquisto. A giugno avevamo già organizzato la comitiva di 6 amici e tutti eravamo impazienti per l'evento. Ai primi di luglio arriva la notizia: Apollo deve andare a Madrid dal 21 al 24 luglio e tutti i tentativi di rimandare la partenza di un giorno sono stati inutili. Così è toccato a me correre a cercare due biglietti per il concerto di Milano del 26, data aggiunta in extremis al tour data la grande richiesta: e nel giro di una decina di giorni siamo pure riusciti a trovare due persone che andassero al posto nostro a Verona.
Nel frattempo, Apollo ha contattato una vecchia amica che sapeva sarebbe andata pure lei a Milano: abbiamo deciso di fare una macchina unica e fermarci per la notte in quel di Iseo.
Sabato mattina, in compagnia di Sara e Luca, siamo partiti per la nostra meta, un agriturismo nel cuore della Franciacorta: pomeriggio al lago, doccia e via! col navigatore impostato sull'Arena Civica ci siamo diretti al concerto - con colonna sonora d'obbligo, Accelerate.
Giunti alle porte di Milano, inizia a piovere: ma non le classiche 4 goccie, nooo!, un diluvio in pompa magna con grandine al seguito. Con la speranza che fosse il solito acquazzone passeggero abbiamo continuato il viaggio: arrivati nei pressi dell'Arena ci siamo resi conto che lì non aveva fatto nemmeno una goccia, con immenso sollievo di tutti, ma soprattutto mio, che avevo nello zaino la mia macchina digitale.
Trovato parcheggio - un po' abusivo, a dir la verità, ma si sa che a Milano non sono molto fiscali - raggiungiamo l'esterno dell'Arena e, muniti di un mega panino, cerchiamo il nostro ingresso. Dopo lunghe peregrinazioni con conseguenti imprecazioni contro l'organizzazione pessima, riusciamo ad entrare. Prendiamo posto, ma iniziato il concerto ci accorgiamo che da dove siamo non si vede un'emerita cippa: come se non bastasse, i megaschermi proiettano immagini del gruppo distorte, con colori accesi e inquadrature assurde, così non possiamo nemmeno contare su quelli.
Dopo le prime tre canzoni, decidiamo di avventurarci nella calca: io ero un po' spaventata, perché in mezzo a tanta gente ammassata soffro parecchio, ma la vicinanza di Apollo è un ottimo calmante.
Il concerto è stato grandioso: della musica dei R.E.M. conosco poco, ma me lo sono gustato davvero. Ho saltato, ballato, cantato, con un sorriso a 36 denti stampato in faccia. Apollo si è pure azzardato a sollevarmi sulle spalle per un po', così sono riuscita a fare delle foto decenti a Michael Stipe - qualcuna è venuta un po' bizzarra, data la posizione in equilibrio precario...ma che soddisfazione!
Il concerto si è chiuso sulle note di Man on the moon: per una volta non c'è stato il classico balletto dei bis - che confesso mi dà un po' i nervi.
Due ore sono certamente troppo poco per riassumere la discografia quasi infinita dei R.E.M. e sono davvero volate: che serata!
Il mio Apollo sta già meditando di tornare a sentirli a Bologna, il prossimo settembre: non sono così fanatica da accompagnarlo e soprattutto la pecunia scarseggia, ma un pensiero in merito lo sto facendo :P
100 anni di radio
1 mese fa
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