26 agosto 2008

Libri: La bambina che sapeva troppo

Immagine di La bambina che sapeva troppo

Preso dalle novità della biblioteca, l'avevo portato al mare per leggerlo sotto l'ombrellone: il maestrale soffiava praticamente senza posa, portando con sé cumuli di sabbia, perciò ho preferito rimandare la lettura al ritorno dalla Sardegna.
Il romanzo si svolge in due tempi, una prima parte nel 1984, la seconda nel 2004.
Kate ha 10 anni e sogna di diventare un'investigatrice privata: ha uno studio allestito nella sua cameretta, con mobili di seconda mano, schedari, scrivania e sedia girevole. Il suo assistente è Mikey, uno scimpanzè di pelouche che la segue ovunque e la aiuta nelle sorveglianze. Kate trascorre tutto il suo tempo libero al centro commerciale di Green Oaks, luogo dove più probabilmente può accadere un crimine.
Vent'anni dopo, in quello stesso centro commerciale, lavorano e si conoscono Lisa e Kurt: lei è impiegata presso un negozio di musica, lui è una delle guardie addette alla sorveglianza. Nello svolgersi della vicenda scorpiranno di essere legati molto più che dall'amicizia che sta nascendo, e la bambina solitaria che compare nei monitor, la notte, e lo scimpanzè di pelouche trovato per caso sono solo la punta di un iceberg di una storia drammatica.
La vera protagonista del romanzo è però una presenza costante anche se non direttamente visible: la Solitudine, che accomuna le vite dei personaggi che ruotano attorno al centro di Green Oaks.
Kate è una ragazzina schiva, che preferisce stare da sola piuttosto che con le coetanee: il suo unico amico è Adam, il figlio ventenne del giornalaio, che la tratta come una sua pari.
Lisa ha una relazione con un collega, con cui non ha nulla in comune, se non l'abitazione: orari di lavoro diversi, interessi diversi, si vedono appena tra un turno e l'altro e non sanno come riempire il vuoto della loro storia.
Kurt è vedovo da poco, il lutto è ancora fresco e il lavoro ne risente; con i colleghi non socializza, preferisce i turni notturni e festivi, lui che non ha famiglia, tranne un padre invalido, una madre testarda e una sorella ribelle che si è allontanata anni prima per rifarsi una vita.
La Solitudine tocca anche altri aspetti della vicenda: una madre che abbandona la figlia piccola, una bambina picchiata dal padre, un'insegnante severa che non sa capire i suoi studenti, un giovane accusato ingiustamente, una poliziotta che si dedica anima e corpo al suo lavoro.
Un libro toccante e straziante, che arriva dritto al cuore, in sordina, senza che il lettore se ne renda pienamente conto: una lacrima scorre solitaria e si posa in silenzio sull'ultima pagina.

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