(No, non è Apollo, anche se pure il mio amore si meriterebbe un post intitolato così)
Dopo un bel po' di assenza, sulla mia scrivania sono tornati i pennelli: ogni tanto vengo colta dalla nostalgia di tele e colori, mia grande passione da sempre.
Senza nessuna falsa modestia o autostima ingiustamente azzerata, ammetto tranquillamente di non aver affatto quel che si può definire una buona mano: il mio prof di anatomia mi definiva "bizantina", io esageravo in "egiziana" (anche perché preferisco l'Egitto alla Grecia).
Certo è che comunque qualche buon lavoro l'ho fatto e ne vado giustamente fiera - con tutta la fatica che mi costa! Come disse il saggio, l'artista è 1% ispirazione e 99% traspirazione.
Dato che non ho uno studio separato dalla stanza da letto, devo ripiegare sui colori ad acqua (acrilici; le tempere le odio fin dalle medie e gli acquerelli non mi sono congeniali).
Rispetto alle classiche tempere, gli acrilici hanno colori più vivi, si stendono più facilmente, una volta asciutti diventano "impermeabili" e quindi rendono più facile dipingere per strati; possono essere usati puri, con risultati corposi e pennellate evidenti, o diliuti, per una stesura più uniforme.
Il grande difetto però è l'asciugatura lampo, che solo in parte viene attutita dagli appositi medium che ne prolungano la lavorabilità: soprattutto dipingendo su carta è facile che il colore si asciughi appena steso, rendendo difficili sfumature e altre finezze. E una volta asciutti, i colori hanno un che di opaco, lattiginoso, finto.
Ogni volta che mi trovo a dipingere con gli acrilici, rimpiango i colori ad olio: brillanti, vivi, con sfumature incredibili, una trasparenza che non si trova in altri medium...e un profumo! In accademia venivo spesso sorpresa a sniffare i tubetti di colore: non certo perché l'olio di lino abbia proprietà allucinogene, ma perché ha un profumo divino...
E come si stendono! Morbidi, setosi, delicati, come una carezza: una volta ho dipinto un intero quadro con le dita, è stata una sensazione fantastica.
Ecco, già avevo la mia buona dose di nostalgia, e con questi discorsi è aumentata in maniera esponenziale...se solo mio fratello si decidesse ad emigrare negli States, allora saprei dove installare il mio atelier ;-)
100 anni di radio
1 mese fa
2 responsi:
oppure traslochiamo dove sappiamo ;)
ma che bella passione hai cara!!! ;) continuala a coltivare mi raccomando...
e cmq... niente male un atelier negli states ;)
ciao ciao e buona serata
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