Terremoto o no, trovo che sia una vergogna spendere milioni di euro per evitare che un referendum passi. Questa non è democrazia, non è popolo sovrano - che semmai se ne infischia altamente.
L'attuale sistema dei referendum è uno schifo: ed è uno schifo anche l'abitudine dei cittadini di infischiarsene: non vado a votare perché è una perdita di tempo, perché tanto non passa, perché tanto non si arriva al quorum.
Se anche le casse dello stato potessero permettersi un simile esborso di denaro pubblico, se non ci fosse l'emergenza Abruzzo, se non ci fosse da sistemare il sistema scolastico, il sistema sanitario, ecc ecc, se anche avessimo 400 milioni di euro che ci avanzano, buttarli via in questo modo resterebbe comunque una vergogna.
Ho un desiderio,che rendo pubblico nella speranza che qualcuno lo colga: che nonostante la data scelta, il referendum passi. Allora sì che riderei di gusto.
Ma ho l'impressione che invece saranno le solite lacrime di schifo.
100 anni di radio
1 mese fa
4 responsi:
Il punto, cara Pizia, è che si è abusato dello strumento referendario. Dagli anni 90 in poi in media ogni 2 anni arriva qualcuno (di solito Segni) che propone un referendum, il 75% delle volte avente come oggetto la legge elettorale. Chiaro che poi falliscano. Sarà un caso che l'unico referendum in cui si è raggiunto il quorum in 10 anni sia quello contro la Costituzione made in Lorenzago (copyright Calderoli et al.)? Stanno pasticciando troppo con i meccanismi elettorali...
Dal punto di vista pratico, accorpare le votazioni per referendum e politiche sarebbe comodo anche perchè non saremmo costretti ad andare due volte al seggio.
Però non si può fare per un milione di motivi (o scuse?)
L'Italia è davvero la repubblica delle banane, anche perchè sono convinta che tra un po' tutti si dimenticheranno dell'Abruzzo.
E alcuni si riempiranno la pancia con i fondi destinati ai terremotati.
io credo che andrò a votare soprattutto per dispetto!!!
Fico, il primo commento spam! :-P
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