29 maggio 2009

Nessuna nuova, buona nuova?

Dopo lo scorso fine settimana passato a prendere il sole in montagna, mi sono rinchiusa tra le quattro mura della casetta di Heidi per studiare.

Prima i pensieri cattivi: ho studiato come una pazza, nonostante la fatica a concentrarmi, il caldo (ma non troppo), il libro scritto praticamente senza punteggiatura - e trattandosi di storia, non è il massimo.
Non appena osavo sgarrare di 5 minuti con l'ansiolitico, via di crisi di pianto, che neanche le cascate del Niagara...
Alla sera ero talmente cotta che nemmeno avevo la forza di uscire: era già tanto svaccarmi sul divano di Apollo per vedere Grey's Anathomy.
E oggi la decisione: l'unico appello dell'esame sarà mercoledì, niente bis in luglio. Mi manca ancora metà libro da schematizzare e poi devo ripassare tutto. Tenuto conto del mio stato pietoso, ho dato forfait. E se io do forfait, sono davvero presa con le bombe.

Adesso i pensieri positivi: dopo mesi che non studiavo, tranne quella breve pausa primaverile con l'amico Tintoretto, più per gioco che per reale studio, dopo le crisi pre e post Pasqua, con la ripresa delle medicine, insomma, con tutto 'sto casino, mi son rimessa a frequentare e a studiare. E studiare tanto davvero. E fare programmi, che per il momento son saltati, ma almeno non sono più nel panico paralizzante di qualche tempo fa.
E allora pazienza se a settembre mi troverò con un paio di esami in più rispetto a quanto avevo programmato: l'importante è essere uscita dal blob in cui sono stata imprigionata, per troppo tempo.

4 responsi:

Demart ha detto...

Giusto così. Ti ci vuole il tempo che ti ci vuole. Parola di uno che a un certo punto ha interrotto gli esami per un anno e mezzo (luglio 2005-febbraio 2007), trovandosi in situazioni difficili, alcune dolorose, alcune molto sgradevoli che gli avevano fatto del tutto passare la voglia di continuare l'università. A tre esami dalla fine.
Pizia, l'importante è venirne fuori, l'importante è ricominciare, riprendere un minimo di ritmo. E saper anche aspettare, saper prendere il tempo come viene.

Unknown ha detto...

Ah, quindi questa domenica non sarai barricata a studiare? Eh, se il tempo fosse bello sarebbe una buona occasione,visto che con la pioggia di oggi si sarebbe rinfrescato..ma non voglio venire e prendere la pioggia :|

Speriamo bene in domenica prossima :P

aerie ha detto...

Anche a me è capitato di fermarmi per un anno, a causa di un prof stronzo che mi ha fatto venire un mezzo esaurimento. Poi, quando ricominci, è bellissimo vedere gli esami che passano uno dopo l'altro, sentire che stai imparando davvero tanto.
Un grande in bocca al lupo per tutto!!

Pythia ha detto...

Cari, grazie del supporto: mi fate sentire più umana e "normale".
Nella mia facoltà sono circondata da gente che "ommioddio, alla triennale sono andata fuoricorso di un anno, adesso devo muovermi e finire in tempi record", ecco.

@Helios: a parte che ieri non sarei stata nella mia forma più smagliante, il tempo è stato una cacca...

Posta un commento