Non vedevo l'ora che uscisse e ho rotto le scatole ad Apollo per un pezzo - miporti?miporti?miporti???
Confesso che ero molto perplessa, per vari motivi: intanto un po' di scetticismo per una produzione svedese. Non so voi, ma a me bastano i film tedeschi per sentirmi male. E invece devo dire di essere rimasta molto positivamente colpita: fotografia splendida, non solo per i paesaggi che tolgono il fiato, regia sempre incalzante, che non perde un colpo. Gli attori sembrano usciti direttamente dal romanzo, Lisbeth poi è fenomenale, da brivido.
In secondo luogo, sono pochi i film tratti da un romanzo che mi siano piaciuti - piaciuti e basta, non spero mai nel "meglio del libro". (OT: uniche eccezioni, "Canone inverso" e "Amori e incantesimi")
A questo si aggiunge la lettura molto recente del romanzo, quindi ero pronta a inorridire ad ogni modifica, un po' come con "Twilight".
Anche in questo caso, mi sbagliavo: una riduzione è d'obbligo, come anche i necessari aggiustamenti. Ma tutte le modifiche mi sono sembrate sensate e al posto giusto, i tagli non pesano affatto: la trama scorre veloce e liscia, senza intoppi. Mi è piaciuto molto anche lo spostamento temporale della reclusione di Mikael, condannato a tre mesi per diffamazione: nel romanzo avviene a metà indagine, nel film a giochi conclusi. Quasi quasi mi piace di più questa versione, forse più credibile e certamente più scorrevole per un film.
Unico neo: le scene di violenza. Un conto è leggerle, puoi mantenere un certo distacco, distogliere l'attenzione: ma un altro conto è vederle e sentirle in un cinema, dove non puoi nasconderti, non puoi chiudere occhi e orecchie - e forse nemmeno vuoi, per una qualche perversa curiosità, o solo con la speranza che tutto finisca più in fretta possibile. Sono scene molto forti e impressionanti.
Conclusione: film godibilissimo anche da chi non ha letto il romanzo, merita davvero la visione. Voto 10.
100 anni di radio
1 mese fa
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