Ultimamente leggo libri bellissimi quanto tristi: questo in particolare mi ha colpito molto per la leggerezza e allo stesso tempo la profondità con cui tratta un tema difficile come quello dello sfruttamento dei lavoratori stagionali.
Irina arriva in Inghilterra dall'Ucraina, dopo un viaggio infinito in pullman: il suo sogno è quello di migliorare il suo inglese scolastico e di conoscere dal vero il Paese che ha imparato ad amare sui libri. Finisce a raccogliere fragole presso un fattore viscido e sfruttatore, insieme ad altri sventurati come lei: conoscono poco la lingua e per niente i propri diritti, finendo per essere imbrogliati da chi ne sa più di loro. Ci sono Yola, la capogruppo, Marta, sua nipote, due cinesine note come Numero Uno e Numero Due, Tomasz dai piedi puzzoni, Vitalij l'opportunista, Emmanuel l'ingenuo, Andreij il figlio di un minatore. Ognuno è arrivato in cerca di fortuna e di un domani migliore.
In seguito a un incidente, il gruppo si ritrova in una fuga rocambolesca per l'Inghilterra, su una scassata Land Rover cui è attaccata un'altrettanto scassata roulotte: tra un lavoro e l'altro, sempre più sfruttati e mal pagati, cercando di schivare le proposte poco pulite dei cosiddetti "agenti di collocamento", scoprono ognuno la propria strada, certamente diversa da quanto avevano sperato.
Romanzo letto con trepidazione e paura di una tragedia imminente, a suo modo ha un lieto fine con lacrimoni obbligatori.
Il mio personaggio preferito è Cane, che parla tutto in maiuscolo senza punteggiatura, innocente, simpatico e sveglio più degli uomini.
IO CANE IO FELICE IO CORRO FACCIO PIPÌ FIUTO HO I MIEI PADRONI FANNO PIPÌ NEL BOSCO (...)ANNUSO NIENTE ODORI DI CANI LASCIO IL MIO ODORE DI CANE IO CORRO IO FACCIO PIPÌ IO CANE IO CANE FELICE
1 responsi:
Lo avevo visto in libreria, mi attraeva però poi l'ho lasciato lì.
Però è nel mio elenco dei libri da leggere ^_^
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