14 ottobre 2009

Incatenata

La mia amica Aerie mi ha "incatenata" a un cosiddetto meme: siccome mi diverto a fare test&C. ho accettato l'invito, ma non coinvolgerò altri blogger nel gioco.
Dieci cose di me che chi legge questo blog probabilmente non sa: già il fatto che lo legga Apollo riduce notevolmente il campo di scelta, e il fatto che io sia un libro aperto non aiuta...

  1. Ho sempre desiderato imparare a suonare uno strumento: ho provato con il pianoforte e la chitarra, ma senza successo. Non ho la pazienza e la costanza di esercitarmi, soprattutto perché all'inizio gli esercizi non sono così stimolanti: dopo 2 minuti di do-re-do-re vado via di testa. E il solfeggio non lo tollero: mi sa che sono dislessica sul pentagramma, quando guardo uno spartito vedo solo delle macchie nere cui non riesco a dare un senso.
  2. Da piccola, a quattro anni, forse cinque, mi sono persa in spiaggia: è stata una delle esperienze più traumatiche della mia vita, anche perché avevo l'impressione di non riconoscere più dov'ero. Sono pure passata davanti allo stabilimento dove avevamo l'ombrellone, e normalmente sapevo leggere il nome scritto a grandi lettere (Bar Fernanda, che memoria!): solo che ero talmente impanicata che non sono riuscita a riconoscerlo o a leggere bene il nome. Sono finita in un bar poco più avanti, dove mi hanno consolata con un calippo alla cola: qui sono stata trovata dalla mamma, con mio fratello nel passeggino. Aveva un anno o poco più, ma non mi è andato giù che pure a lui abbiano dato un calippo: in fondo ero io quella che si era persa!
  3. Al liceo mi ero presa una cotta per un mio compagno di classe, Tim, ma non l'ho mai detto a nessuno, tantomeno a lui. In terza, per la festa della donna, ha scritto ad ognuna di noi ragazze una breve poesia, la mia la ricordo ancora, ma non ve la dico: data la mia autostima, al tempo microscopica, ho semplicemente pensato che fosse solo un bel gesto, e ho evitato di farmi illusioni su un possibile significato concreto dei dolci versi.
  4. Non amo la verdura: e non vado pazza nemmeno per la carne, soprattutto da quando mi tocca cucinarmela da sola. Farei prima a stilare un elenco di ciò che mi piace, piuttosto che di ciò che non mangio.
  5. I funghi mi fanno senso: mi piacciono un sacco, ma devo mangiarli assieme ad altro, riso, pizza, polenta...una forchettata di soli funghi non riuscirei ad affrontarla.
  6. Non riesco a parlare nel sonno: nel senso che so di averlo fatto qualche volta ma mi sono pure svegliata al suono della mia voce. Sono stramba, lo so.
  7. Ho grosse manie di protagonismo - e il fatto di avere un blog lo conferma, credo. Se devo parlare avanti a un gruppo di persone vado in panico, ma non ho problemi ad esibirmi, che sia teatro o danza, mi esalta e mi fa sentire un'altra, più forte e più sicura.
  8. Da piccola avevo paura dei gatti: ci ho messo un'eternità a riuscire ad avvicinare il micio di un'amica.
  9. Mia madre è medico e per causa sua e della sua mania di pulizia mi ritrovo ad essere ossessionata da ciò che è sporco: non potevo sedermi sull'asfalto (ma non ho mai capito perché sul marciapiede sì, bah), se toccavo un gatto dovevo subito lavarmi le mani, se veniva in casa qualcuno e gli stringevo la mano, prima di rimettermi a preparare la tavola dovevo lavarmi le mani. Così ora mi trovo ad essere maniaca a mia volta, anche troppo: l'apice della mia ossessione è il treno, quando torno da Venezia devo buttare tutto in lavatrice e lavarmi millemila volte le mani.
  10. Da piccola invidiavo da morire la mia amichetta omonima: non capivo perché lei potesse avere tutti i giochi più nuovi e più belli e più costosi, e io no. Però non ricordo di essere stata insistente con i miei perché mi comprassero le stesse cose, mi limitavo a desiderarle e sospirare perché lei non mi ci lasciava giocare. (Era proprio antipatica)
Caspita, che fatica! Ho dubitato di riuscire ad arrivare alla fine :-P

1 responsi:

aerie ha detto...

Tra Super Mario e la lavatrice sei riuscita a farlo!!
La 6 mi ha fatto ridere:-D
Riguardo alla 9, è tutto inutile, anche se critichiamo le nostre madri finiamo inevitabilmente per essere simili a loro.

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