27 ottobre 2009

Pol(l)itica

Venerdì sera guardavo il tg5 - in cucina prendo quell'unico canale- e ho assistito all'intervista all'On. Franceschini in vista della primarie del PD.
(vado a memoria)

Domanda: perché la gente dovrebbe votarla?
Risposta: perché ho scelto un vice laureato di qua, laureato di là, con famiglia, di colore.

Manca solo il Nobel, ed è Obama!
Da notare che l'On. non ha detto il nome di questo prodigio: si sa solo che è di colore. Che al giorno d'oggi vuol dire tutto e niente. Africano? Arabo? Indiano? Da quanto è in Italia? O è nato qui?
E soprattutto: dovremmo votare lui solo perché è colorato?
Mi sembra di essere tornata indietro nel tempo, a quell'edizione di Miss Italia di cui la vincitrice fu Denny Mendez (se non ricordo male il nome): era l'unica candidata di colore ed era lampante che avrebbe vinto lei. Italiani, popolo di ipocriti: non possiamo non votarla sennò passiamo per razzisti. Peccato che i tempi della multietnicità, degli italiani con genitori stranieri, fossero ancora lontani: oggi sì che avrebbe senso una Miss di ascendenze arabe o indiane.
Ben venga che anche in politica si rispecchi quella che è la nostra società: ma dire "votatemi perché ho il vice di colore" è un po' troppo povero.

2 responsi:

aerie ha detto...

Il candidato di Franceschini è un giornalista della rai, lavorava per il tg regionale del lazio, ora non so.
Cmq anche a me è sembrato un tentativo di raccogliere facili consensi. :-(

Ale ha detto...

Visto che tanto si sapeva come andava a finire poteva anche rispondere "perché è un negro!".

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