Assieme a Boys don't cry, ho preso anche quest'altro dvd, che mi pareva essere più allegro e leggero, sia per la presenza di Melanie Griffith che per la regia dell'adorabile marito Antonio Banderas.
La storia di per sé è di un'assurdità totale: Lucille sogna di fare l'attrice, ma si ritrova con un marito che pensa solo a metterla incinta, riuscendo nell'intento per ben sei volte, e che non è disposto a muovere un dito per lei. Così, quando arriva l'occasione che aspettava da una vita e il marito le dice di andare a quel paese, col cavolo che bado ai tuoi figli mentre sei a Hollywood, lei lo uccide e gli taglia la testa, giusto per essere sicura che sia morto. Piazza i bambini dalla madre, si confida con il nipote preferito Peter, e poi parte alla volta della California con la testa del marito in una scatola tupperware. Le sue (dis)avventure hanno del paradossale e sollevano l'animo dello spettatore nello svolgersi delle vicende parallele, tutt'altro che leggere. Siamo negli anni '60 e in Alabama vige ancora la segregazione razziale: testimone degli eventi sconvolgenti è Peter, che si ritrova da spettatore a protagonista, mettendosi dalla parte dei suoi concittadini di colore.
Chi ha scritto la sceneggiatura è un genio: è riuscito a mettere insieme comicità e tragedia con delicatezza, come due facce della stessa medaglia, senza che l'una soffochi l'altra.
100 anni di radio
1 mese fa
0 responsi:
Posta un commento