9 marzo 2010

Come David Crockett - 2

La caldaia, dopo mesi di onorato servizio, ha deciso di deporre le armi e di lasciarmi al freddo e al gelo: già l'avevo intuito, notando che andava in blocco molto più spesso del solito e che i termosifoni non erano mai bollenti come avrebbero dovuto. Le ripetute richieste di far venire l'idraulico a controllare sono cadute nel vuoto, finché è successo il patatrak.

Ieri notte avevo insolitamente freddo: senza pensarci due volte sono scesa a prendere il piumone sintetico nel quale mi imbozzolo quando guardo la tv e me lo sono piazzato sul piumone d'oca, inframmezzato da copertina di pile. Ho dormito di gusto fino a mattina presto, quando la mia testa ha iniziato a sentire un po' troppo freddo: ho la sveglia che si illumina schiacciando un pulsante, e mostra anche la temperatura. Ho estratto un braccio dal calduccio dei miei tre strati di coperte e sono congelata: la sveglia ha confermato quello che già immaginavo, tredici gradi appena.
Con un coraggio che non è da me, mi sono catapultata fuori dal mio rifugio, mi sono vestita come un palombaro e sono scesa ad accendere la stufa al massimo: ho quindi mandato un disperato S.O.S. a mamy e nel giro di mezz'ora papy era già qui, pronto a smontare il cassone che chiude la caldaia.*
Peccato che l'O.F. si fosse portato via la scala che consente l'accesso alla rimessa, quindi ciccia.
Per fortuna in casa c'è ancora il vecchio boiler elettrico, ho due stufe e un camino bello grosso con scorta di legna fino alla primavera: ringrazio anche di essere sempre previdente e di tenere la dispensa ben fornita. Fuori è da stamattina che soffia un vento che non si sente neanche a Trieste, e pare sia prevista neve: per una settimana potrei anche essere autosufficiente.
Mi spiacerebbe solo perdere la maratona dei D.J. country di questo venerdì sera: ho pure gli stivali nuovi pronti da sfoggiare, se questa non si chiama sfiga...!


*Trattasi di caldaia esterna, che in quanto tale si supporrebbe a prova di intemperie, mentre invece richiede una protezione particolare: la copertura avrebbe dovuto essere provvisoria, in attesa di una struttura con sportello decisamente più agevole. Devo forse dire che, c'entrando l'O.F., tale affare è rimasto provvisorio per oltre un anno e ancora lo è? E che nella genialità di chi l'ha creato, non solo è stato fissato con n-mila viti, ma pure siliconato. Se chiamo l'omino della caldaia e gli faccio trovare uno scherzo del genere mi manda a quel paese, con tanto di fattura.
Ah, ciliegina sulla torta, la caldaia è sul tetto della rimessa, raggiungibile solo tramite scala telescopica.

1 responsi:

Anonimo ha detto...

Grandissima nevicata!!! Mi spiace per te che sei senza caldaia.

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