La mia famiglia è fantastica: se si vuole mantenere un segreto, si può contare tranquillamente sul loro silenzio. Ma anche se non c'è nessun segreto da nascondere.
Vige la regola delle tre scimmiette, non vedo, non sento, non parlo. Ognuno per sé e tutti per nessuno.
I problemi non esistono, perché li si nasconde sotto il tappeto: peccato che qualche volta sia un po' ridicolo vedere un elefante miseramente coperto da uno straccio.
La decenza vorrebbe che i panni sporchi si lavassero in famiglia, più che corretto: da noi la lavatrice è rotta.
Ne avrei di esempi da raccontare, ma siccome riguardano anche altre persone posso solo parlare del mio piccolo mondo oscuro.
La cara, vecchia Gran Bastarda è passata sotto silenzio, nonostante mi faccia compagnia da 11 anni, nonostante una volta a settimana io debba andare a farmi strizzare il cervello, nonostante anche i miei siano passati per la gogna della psicologa.
Stavo male, ero uno straccio, piangevo tutto il giorno: la vita andava avanti comunque - per loro.
E che bello era vedere le loro facce di palta indifferenti ai miei psicodrammi.
Poi si stupiscono se okkupo la casa delle feste. E ovviamente di questo *non* si parla, perché il povero, piccolo O.F. se ne risentirebbe. Perché non sta bene dirgli "è colpa tua testa di ca**o se tua sorella ha fatto le valigie", non è giusto imporgli di chiedere scusa, povera stella, se mi ha insultata pesantemente davanti ai cugini, perché il tesorino aveva avuto una brutta giornata al lavoro. Oh, e nessuno si è ancora fatto un esame di coscienza del tipo "è colpa mia e di quel cretino di Bettelheim (pedagogo che andava di moda negli anni '70 e che è morto di sua propria mano - già questa la dice lunga) se ho una figlia che è costretta a convivere con la Gran Bastarda e ad andare via di casa perché noi non sappiamo mettere al proprio posto quel deficiente di figlio che abbiamo tirato su".
Non si parla nemmeno del mio prossimo trasloco - e con "prossimo" intendo non quello imprecisato che mi toccherebbe come da patti, dopo la laurea, ma quello "vicino nel tempo", giusto una decina di giorni e levo le tende. (Se c'è da sganciare una bomba non mi batte nessuno)
Lo sa mamy, la prima a cui ho esposto l'offerta servitami su un vassoio d'argento.
Lo sa papy, cui mamy ha parlato per ottenere il suo indispensabile consenso.
Ma papy non ne parla con me, in una sorta di telefono senza fili con intermediaria che stravolge pure il senso.
Perché alla fine, dopo un mese dalla bomba, a due passi dal trasloco, finalmente si sono decisi a renderne partecipe l'O.F. "perché magari avrebbe detto che ti avrebbe lasciata stare nella casa delle feste anche dopo la laurea".
Mi avrebbe lasciata? Lui??? - Sorvolo -
Fatto sta che mamy mi ha detto che Sua Maestà non si sarebbe opposto, mentre in realtà scopro che è profondamente contrario - e grazie al cielo eravamo al ristorante, sennò avremmo fatto il bis e il ter degli insulti a-go-go.
Nel mio mondo ideale, la mia famiglia ideale mi avrebbe invitata a cena (bè, già questo non è molto ideale), durante la quale avremmo pacificamente discusso dei pro e dei contro della faccenda, concludendo con una libagione degna di una festa.
Un esame è pronto, il secondo è sulla buona strada, e la tesi ho intenzione di ultimarla nei tempi programmati, anche studiando di notte, se serve: col cavolo che resto un solo minuto di più sotto l'ala di avvoltoio della famiglia Addams, a costo di fare l'operatrice ecologica.
"Ci sono laureati che scopano per le strade".
Sì, c'è il doppio senso, ma appositamente volevo concludere in bellezza.
2 responsi:
Ciao, credo che i tuoi racconti mi piacciano così tanto perchè io e te in fondo in fondo ci somigliamo e abbiamo alle spalle situazioni famigliari (che leggo tra le righe)molto simili! Un abbraccio e un bacione Gisella
Ciao cara, non sono a conoscenza della ragione per cui tu esterni cosi' tanto dolore, sicuramente avrai le tue buone ragioni!!!Solo un consiglio mi sento di darti se vuoi accettarlo...Tutti nelle nostra vita, abbiamo i cosidetti " scheletri" nell'armadio...Le colpe vanno sempre divise a meta'...Nessuno è perfetto, ognuno di noi ha le sue mancanze... Dicono che l'essere umano e' una razza superiore perchè' intelligente...Cerchiamo di non sfatare continuamente questo detto, trovando le soluzioni più consone alle situazioni...A volte basta veramente poco....Anche se si è sicuri di essere nella giusta ragione,tentare di retrocedere anche di qualche passo, può salvare rapporti che si davano per spacciati...La vita è una sola, e purtroppo anche troppo breve, per sprecarla, e rinunciare ad assaporarne di tutte le meraviglie che ci ha messo a disposizione...Non sono una filosofa, ma una persona che dopo quasi mezzo secolo di permanenza su questa terra, ha capito quanto si è persa per screzi e incomprensioni varie...Ciao cara, è sempre un piacere leggerti, Monica.
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