Scorrendo i feed mi ha colpita questo post di Aerie, sono andata a curiosare e ho scoperto un gioco interessante: arrivo decisamente tardi per quest'anno, ma potrei anche provarci.
Si tratta di riprendere la lettura di cinque romanzi abbandonati e, questa volta, portarli a termine.
La mia lista è questa:
- Oceanomare di Baricco
- Il ritratto di Pears
- La Fata Carabina di Pennac
- Il fiammifero svedese e il segreto dell'amore di Pullman
- I ribelli d'Irlanda di Rutherfurd (solo perché Apollo l'ha finito e gli è piaciuto!)
11 responsi:
Io in teoria avrei un libro fantasy, "La stirpe dei nani" (o qualcosa del genere): ho provato a leggerlo per ben 3 volte, e per ben 3 volte l'ho abbandonato.
E' l'unico libro che non sono mai riuscita a finire ... (e la cosa bella, è che lo abbandono sempre non oltre il 5 capitolo ....)
I demoni di Dostoevskij, gli altri suoi libri che ho letto li ho divorati, questo l'ho abbandonato due volte a metà...
Ah, anche il Piacere di D'annunzio, ma quello non ho intenzione di finirlo!
Se una notte d'inverno un viaggiatore (2 volte).
Dai, ce la puoi fare, sono 5 libri in 3 mesi ;-)
Facci sapere i toui progressi!!
'Q' di Luther Blisset.
Me l'hanno consigliato come il romanzo che mi avrebbe coinvolto al punto di farmi smettere di mangiare e dormire.
In realtà le prime 100 pagine mi mettevano appetito e soprattutto sonno.
"Q" l'ho letto un paio di anni fa, anch'io per averne sentito parlare in modo stratosferico: mi è piaciuto, ma non così tanto.
Gli altri mi mancano tutti :-P
Tonnellate. Ma quelli che mi dolgono di più sono Il dottor Zivago e Il Maestro e Margherita.
"Il maestro e Margherita", non so perché, me l'ero immaginato completamente diverso! Non avevo letto la trama, ma il fatto che a Tuz fosse piaciuto mi avrebbe dovuto far pensare :-P Però è stata una piacevole sorpresa, onirica e assurda, ma piacevole.
Chissà chi sa chi è in realtà il vero Luther Blisset.... ;)
@Ale: mi risulta che sia un pippone che ha militato nel Milan negli anni '80.
È uno che ha sbagliato tutto nella vita! :)
difficilmente abbandono, ma se lo faccio vuol dire che non c'è proprio speranza: né ora né mai!
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