18 novembre 2011

Metà e metà

Apollo mi rende partecipe di una diatriba nata sulle pagine di faccialibro, anzi, sulla pagina personale e pubblica di questo signore qui. Che scrive:

a quei 4 stronzi che si lamentano per uno stage gratis non pagato con dei guru della comunicazione, sarebbe meglio che non avessero speso 25 mila euro in 3 anni a studiare fuffa in scuole private, visto che non sanno ancora la differenza tra un Helvetica ed un Arial.
Ecco, io sono una di quei quattro stronzi che si lamenterebbe di uno stage non pagato, fosse anche dal guru dei guru della comunicazione. Perché è una vergogna giustificare uno sfruttamento con la scusa del "guru".

I "quattro stronzi" non sono quei poveracci che investono tempo e denaro in corsi/master credendo alle promesse del lavoro assicurato. Mi dispiace per questi (tanti) non-stronzi che buttano via soldi per il cavolo, ma li capisco anche, perché la tentazione di abboccare al master l'ho avuta pure io. Dici, ci sono professori di fama, che hanno contatti, che fanno curriculum, che mi possono introdurre nell'ambiente. Dici, è un titolo super-superiore, qualcosa varrà. Dici, come farà un datore di lavoro a non considerarmi dopo che avrò preso questo ennesimo pezzo di carta? Così ci provi, investi e speri di avere qualcosa in cambio.

Stronzi sono quelli che chiedono migliaia di euro per un corso che ne vale sì e no un decimo.
Stronzi sono quelli che piazzano il Nome in mezzo a tanti nomi, a mo' di specchietto per le allodole.
Stronzi sono quelli che promettono un lavoro assicurato, con tanti giri di parole che ti convincono della garanzia che avrai un impiego, ma che se provi a ritorcergli contro questo miraggio ti renderai conto che nero su bianco non c'è nulla. È tutto tra le righe.
Stronzi sono quelli che dietro compensi da favola hanno il coraggio di non presentarsi a lezione, o di non insegnare quanto dovrebbero.
Stronzi sono quelli che approfittano degli stage per avere manodopera gratuita, offrendo solo una vaga possibilità di un lavoro al termine del tirocinio, sfruttando le speranze dei giovani e ripagandoli con un bel calcio nel sedere. E così via, altro giro altro stage.
Stronzi sono quelli che accusano i giovani di essere snob e di avere la puzza sotto il naso, di non voler fare sacrifici, di non accettare la gavetta.
Stronzi sono quelli che affermano che gli stranieri sono migliori degli italiani perché accettano di lavorare gratis e non fanno storie: ma cari signori, non vi è mai passato per l'anticamera del cervello il dubbio che se è così forse è perché gli italiani hanno capito come gira il mondo e che voi vi trovate la faccia come il culo?

Stronzi sono quelli che guadagnano da questa situazione schifosa sulla pelle di chi non può difendersi. Stronzi sono quelli che ci costringono ad accettare tutto, perché se non accetto io il "lavoro" c'è qualcun altro che lo prenderà senza far storie. Ecchissenefrega se le condizioni proposte sono vergognose, c'è la crisi e blablabla.

Se le cose andassero per il verso giusto, i tirocini obbligatori durante l'università formerebbero competenze diverse dal fare fotocopie.
Se le cose andassero per il verso giusto, i miei titoli di studio verrebbero considerati come meritano.

Se le cose andassero per il verso giusto, un tirocinio post-laurea aprirebbe le porte al mondo del lavoro, formando una professionalità riconosciuta.
Se le cose andassero per il verso giusto, uno stage sarebbe un reale investimento, sia del giovane che del datore di lavoro.
Se le cose andassero per il verso giusto, i lavoratori/dipendenti sarebbero considerati una risorsa, non una perdita.

Ma siccome le cose non vanno per il verso giusto, non accetto di sentirmi dire da nessuno, neanche dal guru dei guru della comunicazione, che sono una stronza. Soprattutto se dopo un po' minaccia di cancellare il post perché in troppi gli si scagliano contro: questo si chiama avere la coda di paglia. E soprattutto se dopo si trincera dietro il no-profit: o lo dici subito, o così non vale.

E io mi sono rotta...
...nè troppo in alto...
...né troppo in basso...
...metà e metà.

7 responsi:

sbt ha detto...

Uno stronzo anche a lui no?

Le varie perle che ha regalato si commentano da sole

Chiara ha detto...

Ciao, ho scovato per caso il tuo blog mentre facevo ricerche su "argh la tesi", dato che sono agli sgoccioli estremi..ho iniziato a leggere i post precedenti e non mi fermo più! Ma direi che è meglio lasciar lì perchè se no la tesi non la fa nessuno....mi piace molto come scrivi, ti scrivo un commento semplicemente per farti i complimenti, e dirti che condivido l'articolo riguardante le 14enni.... buona giornata! Chiara

EccoFatto ha detto...

Eh cara Chiara... fanno tutti la stessa fine quelli che si imbattono per caso nell'antro della Pizia!

aerie ha detto...

Assolutamente d'accordo cara!!

Ale ha detto...

@EccoFatto: e cioè condividono l'articolo riguardante le 14enni? ;P

D.F. Lycas ha detto...

Il tirocinio nel rivedere le bozze di uno scrittore famosissimo può valere qualcosa o no? XD
Dai che parlo anche di te e della tua bravura sul Diario. ;-)

Proletarina ha detto...

dirti che hai ragione è dire poco.
Lavoro oggi nella comunicazione di una delle più grandi aziende italiane, e per farlo senza ricorrere a stage non pagati (pratica umiliante per chi la propone ...non per chi l'accetta) ho fatto: l'archivista/centralinista/operatrice call center/ data entry posta/ smistamento posta/ guardarobiera/ customer care/ data entry archivio...e tutto questo in un'unica azienda, per 800€ mese e un contratto che definire precario è poco.
Oggi sono assunta e "conto", grazie anche alle umiliazioni che ho mandato giù: ma anche perchè ho accettato tante mansioni poco qualificanti invece che piegarmi alla logica superba di chi dice "è un tale onore lavorare per me, che lo devi far gratis". Tieni duro mia cara.

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