8 febbraio 2012

La e-lettrice

L'avevo chiesto a Babbo Natale con largo anticipo ed è arrivato, un po' in ritardo, e pure diverso: il lettore e-book!
Da un po' mi ronzava per la testa: all'inizio lo guardavo con diffidenza, poi le numerose proposte di lettura in pdf ricevute alla Stamberga mi lasciavano con l'impossibilità di soddisfare la mia curiosità, e l'ennesima crisi notturna da nonsocosaleggere ha dato il colpo di grazia.
Essendo una grande patita di sottolineature a matita (ci sono autori che *devo* sottolineare, come D.F. Lycas o Fulvio Ervas, è più forte di me) mi ispirava tanto il modello con la penna elettronica che avevo chiesto a settembre: poi ho avuto l'occasione di prendere in mano, acceso, un lettore da 6 pollici e ho realizzato che va bene che piccolo è bello, ma cavarsi gli occhi proprio no.
Siccome non ho l'esigenza di portarmi a spasso il lettore, avrei potuto prenderne uno di grande: da 10 pollici c'è solo il Kin*dle, e così fu. È grande quanto un romanzo rilegato, discretamente leggero, veloce nel cambio di pagina e si possono evidenziare passaggi di testo e prendere appunti (è un po' più laborioso rispetto al tradizionale carta e penna, ma mi accontento).
Finalmente mi sono tolta la soddisfazione dei classici, che non essendo più coperti da diritto d'autore sono legalmente gratis. E mi sono tolta anche qualche altra soddisfazione.
Ora ho una scorta di libri tale che potrei leggere per due anni di fila B-)
Questo è il mio tesssooorooo: l'immagine è il salvaschermo, che si attiva e che cambia ogni volta che il dispositivo viene spento.


Sono soddisfatta del regalo che mi sono fatta (grazie alle laute mance natalizie): è un bella comodità potersi portare dietro centinaia, migliaia di libri, e averli sempre a disposizione. Si legge bene, gli occhi non si affaticano come davanti alla schermo di un pc e i pdf si vedono a grandezza naturale.
Ma per quanto voglia taaanto bene al mio tesssooorooo, devo ammettere che non reggerà mai il confronto con un libro in pagine e inchiostro.
Un indicatore non è lontanamente paragonabile al volume concreto di pagine già lette. Un tasto non dà la stessa soddisfazione di una pagina sfogliata. E vogliamo mettere la comodità di cercare il passaggio che ci è sfuggito, qualche pagina più indietro, affidandoci alla memoria visiva e tattile? E più di tutto, la concretezza, la fisicità di un libro, con la carta che fruscia e il profumo di nuovo e quel peso rassicurante.
E poi, un e-reader non lo si può mica sciancicare, non mi diverto più :-P

3 responsi:

Paòlo ha detto...

Giusto ogni tanto farsi un regalo, bellino :-D

D.F. Lycas ha detto...

Concordo sulla comodità. Però il feticismo del libro di carta è davvero irrinunciabile. Almeno per me, eh. :p

Pythia ha detto...

Ho scoperto un'altra bella comodità: puoi leggere anche con le coperte fino al mento, le pagine si girano con un click anche da sotto il piumone :D

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