23 gennaio 2008

Auto-radio

Il titolo è corretto, intendo dire proprio auto-radio, ovvero radio-fa-da-sé, autogestita, insomma. Come ne Lo schiaccianoci, qualche volta anche nella realtà gli oggetti prendono vita. Non c'è da stupirsi più di tanto, in fondo: tra computer che parlano, lavatrice che sceglie il programma più adatto ai capi inseriti, cellulari che tra un po' fanno anche le patatine fritte, un aggeggio che funzioni "normalmente" non si trova.
Si vede che tra tutte queste innovazioni la mia autoradio è stata presa da un complesso di inferiorità: così domenica sera ha iniziato a fare di testa sua. Passo a prendere un'amica, accendo la radio per un sottofondo alle nostre chiacchiere e faccio per abbassare un po' il volume, con un paio di click al "-". Penso di aver premuto eccessivamente il tasto, perchè il volume è sceso improvvisamente a zero. Così provo ad alzarlo, con un leggero click al "+": non l'avessi mai fatto, l'indicatore si alza fino a 20 - che potrebbe andare bene per un viaggio in solitaria, ma con un'ospite non è il massimo. Allora rinuncio, pensando a un contatto difettoso, ripromettendomi di sistemare il frontalino appena possibile. Il giorno seguente, stacco e riattacco il frontalino, poi provo ad accendere la radio: niente. Zero. Kaput. Mi rassegno al silenzio.
Martedì faccio l'ennesimo tentativo, senza troppe speranze: pulisco i contatti, reinserisco il frontalino con calma e...magia! Anzi, musica! Con le buone si ottiene tutto, no? No: perchè accenno ad abbassare il volume, ancora a livelli eccessivi per i miei timpani, ma l'auto-radio lo alza a 30!!!
L'abitacolo di una smart diventa estremamente piccolo se condiviso con i Blur che cantano a squarciagola Song n. 2.
Wo-Hoo!!
La tentazione di buttare la baracca fuori da finestrino, smart in corsa, è mooolto forte, ma mi trattengo. Sono pur sempre una persona equilibrata con una certa dignità.
Ho consegnato quindi i miei crucci nelle mani del fratellino tecnologico: dice che sistemerà tutto, sa cosa fare. Sono in buone mani: presto potrò tornare a godere della compagnia di un po' di musica. Magari per il mio compleanno.
Quello del 2009.

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