30 marzo 2008

Infermità mentale/altrui

Sarà che il calcio o ce l'hai nel sangue o non lo puoi capire. Sarà che per me la fede è una parola molto grossa. Sarà che poche cose mi emozionano in maniera profonda e viscerale. Ma io proprio non capisco i tifosi del calcio.
Non capisco gli insulti gratuiti. Non capisco le risse. Non capisco gli sfottò a fine partita "vieni qui coniglio, codardo ecc", quando tra un coniglio e l'altro ci sono 10 metri di gradinata isolata da 3 recinzioni invalicabili (a meno che tu non sia Messner). Non capisco cosa centri essere rosso o nero, ebreo o mussulmano, quando i campioni della cristianità bestemmiano una parola sì e l'altra pure. Non capisco che soddisfazione ci sia a fermarsi a gridarsele quando la propria squadra ha vinto - contro una mezza calzetta, ma sempre vittoria è. Non capisco con che coraggio riescano a gridare "fate schifo" , dopo aver preso per l'ennesima volta in modo vergognoso, che anche una squadra di terza categoria si difende meglio. Non capisco a cosa serva arrampicarsi su una rete alta 8 (?) metri a lanciare insulti verso la propria squadra, che, per la cronaca, è in spogliatoio a farsi la doccia, o contro la dirigenza, che sicuramente è davanti a un bianchetto a dimenticare la batosta subita - particolarmente pesante se ti sei beccato tre peri dalla suddetta mezza calzetta. Non capisco lo spiegamento delle forze dell'ordine - che in caso di necessità l'ordine non lo sanno mantenere né tanto meno ristabilire - e noi paghiamo. Il calcio non è obbligatorio, mi pare. Se vuoi continuare a vederlo, ti comporti bene, sennò chiudiamo gli stadi al pubblico.
Invece no, ecco i tornelli e gli steward, le telecamere e il biglietto nominale, i prefiltraggi e i controlli ai varchi. Peccato che io riesca puntualmente a passare senza che nessuno mi fermi per controllare il biglietto che dovrei avere per poter passare - e il mio cartellino da steward è nascosto dalla sciarpa.
Continuo a non capire: se qualcuno è in grado di spiegarmelo, gliene sarei grata.

1 responsi:

Anonimo ha detto...

La cosa che fa ridere (per non piangere...) è che pure in partitissime di 3a categoria si arriva a inauditi gesti di idiota violenza tra giocatori, arbitri e giocatori, spettatori e pure tra chi sta in campo e chi sta fuori (capita, quando il primo viene espulso...).
Segue una lista di "Perché..." alla quale non ho ancora dato una completa risposta:

1. Perché succede?
2. Perché succede solo nel calcio?
3. Perché in sport violenti come rugby e hockey ci si scazzotta in campo e poi finisce a pinte di birre panini e pastasciutte del 3°tempo?
4. Perché nel basket e nel volley i tifosi al massimo se le cantano ma non si toccano sebbene siano in un impianto coperto molto più a rischio di contatto?
5. Perché certa gente è così idiota?
6. E' idiota chi offende per primo o chi risponde?

Lo so il 6° non è un "Perché..." ma m'è venuto in mente adesso.

Forse posso arrivare a qualche conclusione puramente ipotizzata... forse è così anche in altri campi sportivi ma il calcio essendo quello nazionale è più scritto parlato chiacchierato.

Però non sono a conoscenza di frange politiche all'interno di gruppo di tifo organizzato in altri sport (= la polita se ne sta fuori dalle palle! Forse perché c'è meno da mangiare...).

So per certo che i capi ultrà delle curve calcistiche urlano sbraitano incitano pubblico e beniamini o conigli in campo (dipende se vincono o meno) e li seguono in trasferta dietro compenso dei presidenti o dei calciatori!!!
Quindi ne fanno una professione!!!
E urlano come se si stessero sacrificando... che io sappia... un sacrificio è gratuito!!!

Che si vinca o si perda, a fine partita prendersela con i tifosi avversari è doveroso.
Per futili motivi di campanilismo nei derby, per differenze politiche (mah...), per rivalità in classifica (forse quella che tollero di più, dura il tempo della disputa e poi svanisce, la rivalità più sportiva).
Quando il Lane perdeva tornavo a casa con le mie pive nel sacco e tra me e me (da tecnico e fine conoscitore della scienza calcistica) me la prendevo con i giocatori se sbagliavano gol davanti la porta avversaria o con l'arbitro se aveva sbagliato in maniera decisiva (ma mai se il Lane poteva fare di meglio).
Poi finita li perché il giorno dopo c'è scuola università o lavoro.
Ben di più importante!
Farà parte del gioco... il terzo tempo calcistico!!!
Certo il Vicenza sta facendo una figura pessima in questi anni... tu sei li che lo inciti (pagato!!!) e ti incazzi se i lavoratori in campo sbagliano e continuano tranquilli a prendere 10 volte tanto il tuo stipendio annuale quando se tu sbagli finisci fuori dalla finestra.

Beati quelli che si possono permettere di stare fuori dalla stadio a insultare (pagati!!!!) dirigenti giocatori (ricattati!!!!!!!!!!!) avversari arbitri e cani del pignattaro di Trebaseleghe!!!
Avranno niente di più importante di che preoccuparsi evidentemente!

Ci sono tanti interessi dietro? Oh sì tantissimi! Ma come puoi leggere nell'ultimo studio Deloitte Money League della Deloitte & Touche (http://www.deloitte.com/dtt/cda/doc/content/IT_CS_Football_Money_League_2008.pdf), il calcio italiano vale meno di quello Inglese, spagnolo e tedesco, dove violenza negli stadi e tra tifosi non esiste, dove la contestazione dura il tempo che trova (poco pochissimo!), dove lo sfottò tra tifoseria è ridotto a un coro nemmeno uno striscione offensivo, dove la politica non influenza gli animi sugli spalti.

Credo che come in tutte le vicende negative dell'Italia, anche nel calcio ci sia moltissima maleducazione ignoranza superbia invidia negligenza superficialità stupidità.
A partire dalla classe dirigente che non gliene frega un cazzo se non di prendersi i soldi dei diritti tv senza i quali i club fallirebbero perché sono gestiti da incapaci imbrigliati da antica burocrazia!

In Inghilterra la politica ha regalato gli stadi ai club. Pugno di ferro (nei coglioni, non solo figurativo!) a chi fa casino attorno e dentro lo stadio. Bandito a vita.
In Italia cancella norme troppo severe nei confronti dei tifosi altrimenti si perdono voti.
Logico.
Squallido.
Italiano.

Soprattutto se le partite sono false.

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