2 luglio 2009

Mamma li tarli!!!

Da qualche anno, la mia famiglia è entrata in possesso della vecchia casa dei bisnonni - che ufficialmente era del nonno, ma non ci ha mai vissuto. La casa era disabitata da molto tempo e il nonno e la nonna non se ne facevano niente - non ho mai capito bene perché. La bellezza della casa, a parte i ricordi della mia infanzia e la sua somiglianza con una casetta di montagna, bianca e con il tetto a punta, è che si trova praticamente in mezzo a un bosco: le feste che ha ospitato sono passate alla storia.
Quando l'abbiamo "ereditata" (i nonni stanno ancora benissimo), era praticamente vuota, eccetto un divano, un tavolino e una poltrona, un tavolo da cucina, un armadio, due coppie di letti e un cassettone con specchiera gigante: nel tempo abbiamo fatto diversi lavori ed ereditato pure la cucina della zia, completa di elettrodomestici.
E qui iniziano le magagne, dato che mamy ha voluto fare di testa sua e ha buttato via una coppia di letti ("sono brutti") e la specchiera ("non è del cassettone": ma uno specchio così grande sai quanto ti costa??? che nervi). Dalle sue grandi pulizie si è salvata, tra le altre cose, l'altra coppia di letti, che io ho sempre visto uniti come un letto matrimoniale: erano i classici letti di legno massiccio, scuri, alti, con testiera e pedata alte, che ti sembrava di essere in una culla, con un intaglio di rose semplice ma davvero bello. Una meraviglia, insomma.
Lo scorso settembre, faccio una capatina con un'amica, alla ricerca di materiale che lei potesse riciclare per arredare il suo appartamento: mensole, listelli, carabattole varie. Nel nostro giro, entriamo anche nella stanza del letto bello: mi sembra stranamente ariosa. Dopo un attimo realizzo che il letto non c'è. Incazzata come una biscia, chiedo spiegazioni a mamy: era tarlato, dice. Poi si scopre che lei l'ha sempre odiato, per motivi legati alla sua infanzia - mentre io ci ero affezionata per motivi legati alla mia.
Comunque, i tarli sono passati al pavimento in legno: e mamy cosa fa? Niente, ovvio. Passa l'autunno, passa l'inverno, passa la primavera: finalmente si decide a comperare l'antitarlo - quello sbagliato, non avevo dubbi. Per fortuna ha nuovamente procrastinato il lavoro, sennò erano rogne: avremmo respirato veleno ad libitum.
Siccome ho imparato che a casa mia i lavori bisogna farseli, oggi sono salita in ricognizione e sono rabbrividita, nonostante la temperatura estiva e l'afa da ambiente chiuso: le bastarde bestiole, trovando il parquet di loro gradimento, si sono estese al corridoio e ad almeno un'altra stanza.
Per fortuna ho un amico falegname-restauratore, che provvidenzialmente mi ha rifornito di antitarlo super: pare che penetri nel legno e resti efficace per dieci anni, senza lasciare residui dannosi per chi ci vive attorno. La tentazione di rovesciare la tanica direttamente sul pavimento e spanderla col mocio è molto forte...ma mi sa che mi accontenterò di un pennellone con prolunga, tanto per non stare troppo in ginocchio: per i vapori non mi preoccupo, mi procurerò una maschera antigas

1 responsi:

aerie ha detto...

Attenta ai morsi, fanno un male cane!!
Bruciano tantissimo.

Posta un commento