31 luglio 2011

Mi scappa la plìn-plìn, papà!

Fin da piccola ho la fobia delle toilette pubbliche: alle elementari non ci ho mai messo piede, alle medie forse un paio di volte, al liceo zero assoluto. All'università sono stata costretta per forza di cose ad adattarmi, non senza traumi. I servizi igienici dell'Accademia, sede della Carità, erano tutto tranne che "igienici". A Ca' Foscari tutto sommato non ci si poteva lamentare, al massimo mancava la carta - puntualmente, direi, tanto che le rare volte in cui la trovavo mi commuovevo pure.
Freud s'era fissato sull'invidia del pe*ne in noi fanciulle e non avrebbe avuto tutti i torti, se l'avesse considerata dal verso giusto. Perché voi maschietti basta che vi mettiate lì in piedi, giù la patta e via, ovunque voi siate: a casa vostra, nel bosco, sull'Everest, appesi a testa in giù come Spiderman. E davvero non riesco a capacitarmi i problemi di mira che vi affliggono - che difficoltà c'è a centrare il bersaglio, eh?
Prendete noi fanciulle, non ce ne va bene una, esclusa la toilette di casa propria: per espletare le nostre necessità fisiologiche dobbiamo trasformarci in contorsioniste provette.
La turca, che sembra facile ma non lo è: arrotola i pantaloni, sennò si sporcano; cala i pantaloni a metà coscia, tienili fermi con una mano sennò ti scappano, occhio alla mira, la carta dov'è?, adesso la risalita in piedi, maledetta quella birra di troppo che mi fa perdere l'equilibrio. E nel quadro mancano i tacchi, con quelli pattiniamo come la Kostner, un doppio axel intorno alla voragine con finale di salto mortale per non cascarci dentro. Ma c'è di peggio: c'è la tazza.
Conveniamo sul fatto che dove si siedono le altre non sta bene sedersi e che un misero mono-velo di carta non basta a preservare le terga. Quindi devi stare in sospensione - e i quadricipiti ringraziano.
Arrotola i pantaloni, cala i pantaloni, mantienili ben discosti dal vaso, comincia a piegarti e scendere - ma non troppo! Occhio, un po' più indietro con il bagagliaio o la fai fuori, senza esagerare sennò con qualcosa tocchi l'intoccabile e siano pantaloni o coscia schifo lo fa comunque. Contrai i quadricipiti, non perdere l'equilibrio, resisti, pensa alle cascate del Niagara, rilassati...una parola!
Se noi fanciulle soffriamo di ritenzione idrica non è solo colpa degli ormoni.

2 responsi:

Anonimo ha detto...

Il fatto è che noi maschietti non disponiamo di un fucile da cecchino! Hai presente la scena di 'Io, me e Irene' in cui Jim Carrey fa pipì dopo la notte passata nel motel...?
EccoFatto

Anonimo ha detto...

Sei un genio! :-)
e vogliamo parlare del bagno in aereo o in treno? Bleah!!!!!!! e inoltre iperscomodo!!!

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