26 novembre 2010

Casa dolce casa

Sono ormai sei mesi che vivo nella casetta nuova; non sono ancora sistemata in modo definitivo, a casa dei miei c'è una mezza tonnellata di libri che aspetta di essere portata qui e nella casa delle feste ho tutti i miei colori e i pennelli. Oggi ho portato qui la libreria che avevo in camera mia e già c'è un'atmosfera diversa - ma soprattutto tanto, tanto spazio per i miei libri :D
Della casa dei miei mi manca sicuramente il cane Molly e il profumo che c'è solo a casa mia, profumo di buono, di sicuro, che ogni tanto mi mette nostalgia. I miei li vedo spesso, soprattutto adesso che abito più vicino rispetto all'anno scorso, quindi non sento la loro mancanza: giusto per essere la solita opportunista, mi manca mamy che fa la spesa anche per me :-P
Quest'estate non ho mai rimpianto il trasloco, nonostante la casa fosse costantemente sottosopra, il divano fosse fatto con due materassi impilati e ci fossero scatoloni ovunque. Stranamente la casa delle feste ha iniziato a mancarmi con l'autunno, in quelle giornate di sole così limpide che ti facevano voglia di stare in giardino a raccogliere le foglie e le pigne, per poi tornare in casa a farsi una bella cioccolata bollente. Mi manca il buon profumo di caldo che si sentiva quando si accendevano i termosifoni, un misto di vecchio, polvere e cera per pavimenti. E mi manca il caminetto! Mi manca la cesta con cui andavo a prendere la legna, il caldo intenso, i marshmallows abbrustoliti, l'odore di bruciato e fuliggine che impestava abiti, divano e coperte, i pomeriggi trascorsi a leggere davanti al fuoco. Mi mancano anche le passeggiate per fare la spesa, la corriera che prendevo al posto dell'autobus, il silenzio interrotto solo dall'abbaiare dei cani e il cielo pieno di stelle. La cucina con il tavolo in mezzo alla stanza dove facevo tanti dolci, il forno alto, il freezer enorme, i piani di lavoro dove ci stava di tutto. La stanza nel sottotetto con i ghiri che giocavano di notte, il bagnetto piccolo e caldo, le coccinelle, le stufe. La lavanda, le rose, il bosco.
Ecco, io ero convinta di concludere dicendo che qui mi sento a casa (vero), che non ho l'impressione di essere precaria o ospite (vero), che sto bene (vero) e che non ho rimpianti. Bè, negli ultimi due minuti questi sono arrivati, e di brutto. :'(

5 responsi:

Chiarella ha detto...

Già 6 mesi?
O_o

Pythia ha detto...

Praticamente sì, sono qui dal 30 maggio ^^

Gisella ha detto...

Ciao, devo dire che anche per chi legge come me...i racconti della tua vita nella precedente casetta avevano un altro profumo....un'altro sapore!!! La caldaia sempre rotta, i ghiri...già mi ricordo bene...ma ora tu raccontaci qualcosa di strettamente legato alle emozioni di questa nuova casa e anche se non sarà la stessa cosa, vedrai che impareremo ad abituarci....tu e noi!!!!
Ciao carissima e scusami per il commento un po' amaro che ho alsciato al tuo post di ieri. Baci Gisella

aerie ha detto...

Beh, il caminetto credo sia una cosa che rende la casa più "calda"
Però scommetto che ci sono un sacco di cose che ti piacciono di questa ;-)
Ad esempio, potersi fare una bella doccia calda senza sorprese ^_^

Silas Flannery ha detto...

Beh, però il profumo di caldo si crea; col tempo diamo la nostra forma ai luoghi che abitiamo, li rendiamo imprescindibili, in definitiva nostri; il calore, in fin dei conti, è una categoria che appartiene al tempo, al suo scorrere. Niente è perduto, niente che non si possa creare ancora.

Posta un commento