4 giugno 2013

I venditori di patate/3

Tempo fa lamentavo dell'ignoranza di certi commessi, anzi di una in particolare, che non sapeva le caratteristiche del prodotto che mi stava proponendo: a lei la perdono, come anche a tutti i suoi colleghi della grande distribuzione, spesso lavoratori a tempo determinato e altrettanto spesso motivati solo dal guadagno, non tanto dalla mercanzia che si trovano a vendere.
Oggi mi lamento di altri venditori di patate, ben più vergognosi visto che sono titolari storici di storici negozi.
Situazione: devo preparare le bomboniere per il battesimo di Apelle e decido di fare delle candele azzurre in vasetti di omogeneizzato (gentilmente offerti dall'amica madre di due gemelli in pieno svezzamento). Ho la cera, ma il colorante non è sufficiente: inizia qui l'odissea alla ricerca del blu per candele.

- Ha colorante per candele?
- No, ho solo la cera (bianca, ndr).

- Abbiamo le candele colorate!

- Sì, ho il colorante ma il blu è finito e non lo ordino più.

- Sì, c'è ma deve andare all'altro negozio.
(Vado)
- Ecco qua, il blu genziana: c'è scritto che è per sapone ma per le candele va benissimo. Lo diluisca nella cera liquida e decida lei l'intensità.

Torno a casa tutta contenta e provo subito la colorazione. Sciolgo la cera, conto due gocce di colorante e aspetto la magia. Tzé, come no! Il colorante si divide in tante micro-gocce ma di colorare la cera non ne vuol sapere.
Sono nera, peccato il negozio sia già chiuso sennò mi avrebbero sentita per bene.

Questa mattina mamy passa per caso di fronte a uno dei più vecchi negozi di colori della città, entra, trova il colore - in polvere - e mi chiede quanto me ne serve. "Per colorare due chili di cera", rispondo. Sento che rivolge la risposta al negoziante e quello glissa "Dipende da che tonalità vuole".
Credo di aver capito con chi ho a che fare, dico a mamy di prenderne quattro sacchetti da 10 grammi e se ne serve ancora si torna.
Mentre Apelle fa il suo sonno di bellezza, mi dedico alle mie candele: metto nel pentolino 250 grammi di cera, la sciolgo e aggiungo un (1) grammo di polvere: risultato, cera blu che più blu non si può.
Visto che si tratta di un battesimo, il blu notte non mi pare il colore più adatto, così provo ad aggiungere ancora cera. Dai e dai, cambiando pure contenitore perché ormai nel pentolino non ci sto più, arrivo a mettere un chilo e mezzo di cera. Che diventa...blu ciano.
Rinuncio all'idea di candele azzurre e tengo buono il cyan, maledicendo in cuor mio il disgraziato che vende pigmento purissimo e altamente colorante senza sapere cosa sta facendo. E si suppone che questo sia il suo mestiere da almeno 40 anni.

1 responsi:

Anonimo ha detto...

Dai la cera, togli la cera...
Dai la cera, togli la cera...
Dai la cera, togli la cera... :-)

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